Accanto al palazzo Croce, anch'esso ha ingressi sulle due strade parallele. La magnificenza del palazzo, ancora ben conservato nei suoi elementi architettonici e decorativi originari, traduce simbolicamente la potenza economica della famiglia. Qui venne ospitato il re Ferdinando di Borbone nel 1832.
Nell'atrio del palazzo è visibile un'iscrizione di età romana rinvenuta all'inizio del XIX secolo, che riporta il nome di una sacerdotessa di Cerere e Venere, appartenente alla gens Mamia.