(Siracusa, 05 Ott 12) "Qualunque ipotesi di uso della costa della Penisola Maddalena - afferma il presidente Romano - non può prescindere dalla presenza dell'Area Marina Protetta del Plemmirio e dall'interesse pubblico primario di assicurarne la tutela e la valorizzazione. Si rendano conto tutti, attori pubblici e privati che, nei procedimenti di programmazione e gestione del territorio costiero, il Consorzio Plemmirio è l'interlocutore istituzionale per eccellenza, che non può essere ignorato e non tollera esclusioni. Per questo, ho dovuto anche segnalare al Prefetto la circostanza della mancata informazione dell'Ente dai procedimenti riguardanti le strutture turistiche oggetto di diversi articoli di stampa, nella speranza che si faccia chiarezza e si evitino conflitti e interminabili contenziosi". Lo precisa il presidente dell'oasi marina siracusana, Nuccio Romano, il quale, apprese le notizie a mezzo stampa, ha indirizzato una nota al Prefetto di Siracusa di cui riportiamo il testo integrale.
Illustre Signor Prefetto,
apprendo da diversi organi di stampa di procedimenti in corso -o ultimati- circa la progettazione di strutture turistiche insistenti sulla costa della Penisola Maddalena direttamente prospicienti l'Area Marina Protetta del Plemmirio.
In assenza di ogni elemento documentale rinvenibile all'interno dell'Ente che presiedo, né -ancor meno- potendone acquisire piena e completa cognizione presso un'unica e qualificata fonte pubblica, avverto l'obbligo di segnalare che, qualora confermate le notizie in questione, porrebbero in evidenza la pressoché totale esclusione, da tutte le fasi procedimentali, dell'interesse pubblico affidato alla cura del Consorzio Plemmirio, con grave pregiudizio delle funzioni di tutela e valorizzazione prescritte dal decreto istitutivo dell'Area Marina Protetta.
Stante tale circostanza, desidero rimettere la questione alla Sua attenta e sensibile valutazione, talché, per la corretta ponderazione di tutti gli interessi pubblici coinvolti e nello stesso interesse dei soggetti privati interessati, tento conto della competenza dello Stato in ordine alla gestione di aree marine protette nazionali, la materia possa trovare trattazione coordinata ed integrata, in una sede propria, nel rispetto della leale collaborazione con le autonomie locali e secondo le rispettive prerogative istituzionali.
Con fiducia che riserverà all'argomento la consueta sollecita attenzione, mi pregio porgerLe i saluti più distinti e l'augurio di un proficuo lavoro.