(Siracusa, 28 Nov 13) Una convenzione quadro per sancire in via ufficiale la sinergia istituzionale tra il Consorzio Plemmirio e l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Regione Siciliana. Un progetto pilota, unico in Italia, un accordo, frutto di una serie di incontri propedeutici al risultato, siglato ieri nella sala "Ferruzza-Romano" dell'Area Marina Protetta del Plemmirio, davanti alla stampa. Un documento che dovrà ora concretizzarsi in una serie sistematica di interventi di controllo e monitoraggio dell'oasi marina siracusana e le sue immediate pertinenze territoriali. _E' una collaborazione assolutamente naturale - ha detto il presidente dell'Amp del Plemmirio Sebastiano Romano - che ci consentirà di attivare tutti i progetti volti alla salvaguardia e alla valorizzazione del nostro mare su cui si incentra la nostra "mission" istituzionale, è la prima volta nel nostro paese che si sperimenta questa idea, siamo degli apripista e l'augurio adesso è quello di registrare importanti sviluppi negli anni a venire_. _L'Arpa è l'organo tecnico della Regione - ha rilevato Gaetano Valastro, Arpa Sicilia - deputato alla valutazione dello stato ambientale anche sotto il profilo delle pressioni antropiche vicine, e l'Area Marina è contigua a un SIN per questo motivo è ancora più pertinente uno studio appropriato per prevenire eventuali impatti ambientali. E' necessario il controllo, ma anche un continuo monitoraggio che significa verificare costantemente lo stato di salute dell'acqua, ma anche dell'aria e del suolo_. _Con la stipula di una convenzione- ha spiegato la responsabile del servizio scientifico dell'Area Marina Protetta del Plemmirio Rosalba Rizza - daremo centralità alle questioni attinenti al sistema di controllo e monitoraggio ambientali in conseguenza , peraltro dell'inserimento del Plemmirio nella lista ASPIM (Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea, solo 4 in Italia ndr) di cui alla Convenzione di Barcellona per la protezione del Mar Mediterraneo, e pertanto all'obiettivo irrinunciabile di valutazione degli effetti sullo stato dell'habitat marino-costiero in relazione ai cambiamenti climatici. Lo stato di qualità ambientale delle acque è definito, oltre che dallo stato chimico, anche sulla base dello stato ecologico dei copri idrici che sono l'espressione della complessità degli ecosistemi acquatici, considerando prioritario lo stato degli elementi biotici dell'ecosistema_. _Questa Convenzione - ha commentato il direttore del Consorzio Plemmirio Giuseppe Daidone - determina l'uscita dalla improvvisazione, fornirà una cornice sistematica alla nostra missione istituzionale. Dobbiamo fare patrimonio delle esperienze di tutti i soggetti istituzionali preposti in vista del raggiungimento di un obiettivo comune fondamentale: la tutela e la valorizzazione della risorsa mare_. L'intento, in definitiva, è realizzare un modello dedicato al monitoraggio ambientale dell'Area Marina Protetta del Plemmirio attraverso la sinergia istituzionale tra l'ente gestore e l'ARPA Sicilia e in particolare, come si evince dalla Convenzione, mettere in opera: la ricerca di base e applicata sugli elementi dell'ambiente fisico, sui fenomeni di inquinamento, sulle condizioni generali e di rischio, sulle forme di tutela degli ecosistemi, l' elaborazione di dati e di informazioni di interesse ambientale, la diffusione dei dati sullo stato dell'ambiente, l'elaborazione, verifica e promozione di programmi di divulgazione e formazione in materia ambientale,la formulazione nei confronti di autorità amministrative di proposte e pareri concernenti, i limiti di accettabilità delle sostanze inquinanti, gli standard di qualità dell'aria, delle risorse idriche e del suolo, lo smaltimento dei rifiuti, le norme di campionamento e di analisi dei limiti di accettabilità e degli standard di qualità, le metodologie per il rilevamento dello stato dell'ambiente e per il controllo dei fenomeni di inquinamento e dei fattori di rischio, nonché gli interventi per la tutela, il risanamento e il recupero dell'ambiente, delle aree naturali protette, dell'ambiente marino e costiero. E ancora, la promozione della ricerca e della diffusione di tecnologie ecologicamente compatibili, di prodotti e sistemi di produzione a ridotto impatto ambientale anche al fine dell'esercizio delle funzioni relative alla concessione del marchio CEE di qualità ecologica e all'attività' di auditing in campo ambientale, i controlli di fattori fisici, chimici e biologici di inquinamento acustico, dell'aria, delle acque e del suolo, ivi compresi quelli sull'igiene dell'ambiente e in materia di protezione dalle radiazioni e/o esposizione a campi elettromagnetici.
foto sigla convenzione (da sn Romano, Valestro e Rizza)