(Siracusa, 11 Lug 14) Doppio sequestro di ricci ieri all'Area Marina Protetta del Plemmirio, i pescatori di frodo sono stati scoperti e segnalati grazia alla videosorveglianza sempre attiva, di giorno e di notte, all'Area Marina Protetta del Plemmirio. Il personale dell'Amp ha rilevato la presenza di subacquei non autorizzati in zona "B" nella zona di Punta Mola, le telecamere ad alta risoluzione hanno perfino consentito di vedere che il drappello di ragazzi, quasi tutti giovanissimi e residenti tra le vie Algeri e Cassia, era munito di retini per la pesca di ricci attività che nell'oasi marina è severamente vietata tutto l'anno. Dall'Area Marina siracusana pertanto è subito partita la segnalazione alla Polizia Ambientale, coordinata dal commissario Romualdo Trionfante, che è subito giunta sul posto con una pattuglia. Nei pressi dello Sbocco 34, proprio accanto all'"occhio" della prima telecamera, erano presenti i primi due pescatori di frodo con ancora in mano il borsone e un retino blu pieno zeppo degli echinodermi. Qualche ora dopo, nello stesso punto , ancora in prossimità della telecamera della videosorveglianza, il personale del Consorzio che gestisce l'oasi marina, è tornato a segnalare alla Polizia Ambientale la presenza di altri tre ragazzi , due con la muta da sub indosso, e il terzo in pantaloncini e maglietta. Il pescato ancora dentro ai retini è stato rintracciato a poca distanza, in mare, dove era stato presumibilmente occultato per l'arrivo della pattuglia di sorveglianza. Tutti i ricci sequestrati, circa cinquecento, sono stati prontamente liberati in mare e le notizie di reato sono state notificate alla Procura della Repubblica .
Sequestro ricci
fase rilascio ricci in mare