Il bacino del rio Bragna, affluente di destra del fiume Tanaro si estende su una superficie di circa 10 km quadrati, a quote comprese tra i 130 e i 350 m. s.l.m., con andamento prevalente Nord-Sud.
Le rocce presenti sono principalmente argille e marne argillose, con locali lenti gessose e conglomerati, risalenti al Miocene superiore - Miocene Medio.
Dal punto di vista storico, si narra che il rio Bragna confluisse nella val Tiglione creando dei grossi problemi idraulico-sociali, quali paludi, con risvolti negativi sulla salute delle popolazioni residenti. Al fine di realizzare una bonifica, si decise intorno al '600 di convogliare le acque nella vallata verso Mongovone, scavando un canale di scolo che ha dato forma nel tempo all'attuale vallata, creando importanti smottamenti della collina situata a sinistra del rio e che sono attualmente ancora attivi. Anticamente erano presenti alcuni mulini (di cui uno ancora ben conservato nei pressi dell'antica Rocca di Costigliole) ed una "fabbrica" di concia delle pelli come si evince dal toponimo regione Feiteria.