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Riserva Speciale del Sacro Monte di Domodossola

 

Punti d'interesse

Giardini dei Padri Rosminiani

Di notevole valore non solo naturalistico ma anche storico. Al loro interno trovano dimora esemplari secolari di Criptomeria, Cipresso di Lawson, Libocedro nonché una Sequoia dall'età stimata di 140 anni. Per quanto riguarda gli aspetti storici bisogna ricordare il Battistero romanico e l'adiacente masso coppellato con incisioni di origine celtica. Poco discosto dal masso coppellato, all'ombra di uno stupendo esemplare di cedro si può ammirare un laghetto, riproducente nella forma il Lago Maggiore.

 
 

Castello di Mattarella

Di origine longobarda o forse anche bizantina. Fu sede della "giudicaria" longobarda e successivamente del conte palatino franco. Donato nel 1014 da Enrico di Sassonia alla chiesa di Novara divenne residenza vescovile. Passato nel 1381 ai Visconti di Milano venne distrutto nel 1415 dagli Svizzeri scesi a conquistare l'Ossola.

 

Santuario del SS. Crocefisso

La prima pietra del Santuario fu posata nel 1657. Esso ospita due delle stazioni della Via Crucis: la XII (Cristo spirante sulla Croce) e la XIII (La deposizione di Cristo) entrambe opera di Dionigi Bussola, grandissimo plasticatore milanese.

 VIII Cappella
VIII Cappella
 

L'Oratorio della Madonna delle Grazie

Appena fuori le mura dell'antico castello di Mattarella vi era un'edicola deve sul finire del secolo XVI un ignoto pittore affrescò una Madonna con il Bambino in braccio. Il 7 maggio 1658, il vescovo Odescalchi in visita pastorale al Sacro Monte volle che prendesse forma più ampia e divenisse la sesta cappella. Ciò non parve conveniente e si optò quindi per la realizzazione di un vero e proprio oratorio. La prima pietra fu posata nel 1660 e ancora oggi all'interno si conserva l'antico affresco.

 Convento, primavera
Convento, primavera
 

Orto botanico-agrario del Sacro Monte Calvario

Il Sacro Monte Calvario è un complesso d'interesse storico, culturale e religioso che viene formandosi nel corso del tempo, a partire dal Seicento. Per secoli ha rappresentato un centro di rilevante importanza, soprattutto religiosa, grazie alla realizzazione dell'imponente Via Crucis che partendo dal piano di Domodossola raggiunge la parte sommitale del Colle di Mattarella, snodandosi in un percorso definito dalle varie stazioni organizzate architettonicamente mediante una successione di cappelle. I religiosi che hanno abitato il complesso, come attestato dalla documentazione storica consultata e, anche in tempi recenti, secondo la testimonianza diretta di alcuni padri rosminiani, disponevano di terreni annessi al complesso architettonico. Questi terreni erano adibiti sia ad uso agrario che ad uso ornamentale (giardini). In particolare i terreni ad uso agrario, cosa peraltro confermata da fotocartoline dei primi anni del Novecento, erano investiti a vite (sistema di allevamento a pergola detta "toppia") ma si ha notizia della coltivazione anche di piante da frutto, foraggere e orticole. Il terreno del campo da calcio, ricavato negli anni '30 del Novecento e ottenuto spianando la roccia affiorante mediante dinamite, nel corso dell'ultimo conflitto mondiale era destinato a coltivazione delle patate. La presenza pregressa dell'utilizzazione agraria dell'area posta intorno al colle Mattarella è evidenziata dalla persistenza di terrazzamenti alcuni ben conservati altri in precario stato di conservazione.

Il piazzale centrale con la Cappella VIII e la IX sulla destra
Il piazzale centrale con la Cappella VIII e la IX sulla destra
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