Gli invertebrati rappresentano il 95% di tutto il regno animale e sono una componente fondamentale della biosfera. Sono animali senza una struttura interna e molto differenti tra di loro ma una caratteristica comune a quasi tutti gli invertebrati è quella che dalle uova nascono individui molto diversi dall'adulto, le larve, che in seguito ad una serie di trasformazioni, assumono la forma definitiva.
Gli artropodi1 sono un tipo di invertebrati (phylum) così chiamati perché forniti di piedi articolati e possiedono le seguenti caratteristiche:
L'ordine dei lepidotteri è costituito da circa 165.000 specie, cui appartengono le farfalle (con attività diurna) e le falene (notturne). Il loro ciclo vitale è caratterizzato da quattro stadi: uovo, larva o bruco, pupa o crisalide e la forma adulta detta immagine. Gli insetti adulti hanno due paia di grandi ali membranose ricoperte da scaglie che contengono dei pigmenti essenziali per la colorazione; si nutrono di liquidi zuccherini, come il nettare, per la presenza di un apparato boccale succhiante, detto spirotromba, formato dai lobi esterni delle mascelle che molto sviluppate si uniscono a formare un lungo tubo. A riposo, questa proboscide viene avvolta a spirale posizionandosi sotto il capo1.
Nella Riserva sono state identificate 552 specie7 di lepidotteri.
Appartengono alla classe2 Arachnida, categoria della quale fanno parte ragni, scorpioni e acari, l'ordine degli Opilionidi. Negli aracnidi la testa e il torace sono fusi tra loro, a formare un unico segmento detto cefalotorace o prosoma unito all'addome o opistosoma. Il cefalotorace è privo di antenne, con sei paia di appendici, il primo paio (cheliceri) simile a pinze per forare l'esoscheletro di altri artropodi di cui si nutrono; il secondo paio (pedipalpi) solitamente utilizzato per catturare la preda. Le altre quattro paia sono usate per la deambulazione5. Molti aracnidi hanno ghiandole velenigene e serigene, per costruire la ragnatela con cui catturano le prede1. Nella Riserva sono state segnalate 17 specie di opilioni6.
L'ordine dei coleotteri è il più numeroso della classe degli insetti1, con oltre 350.000 specie; circa un insetto su tre è un coleottero e ha colonizzato sia l'ambiente acquatico che terrestre. La caratteristica che distingue questo ordine è quella delle ali anteriori coriacee dette elitre che proteggono le ali posteriori membranacee e larghe nelle quali sono ripiegate. Grazie alle elitre ed un corpo compatto e robusto che i coleotteri hanno avuto successo. Alcune specie di coleotteri hanno grande impatto sull'economia umana, perché danneggiano le colture, i manufatti o gli alimenti, la maggior parte dei danni sono causati dalle larve. Esistono però anche coleotteri utili, come la coccinella sfruttata nella lotta biologica.
Nella Riserva sono state studiate le famiglie dei Cerambicidi (34 specie effettivamente raccolte e conservate 3) e dei Carabidi (57 specie4).
I cerambicidi sono conosciuti come coleotteri del legno, hanno corpo allungato, lati paralleli e antenne lunghe fino a quattro volte il corpo. Sono cosmopoliti, si ritrovano nelle foreste e nei boschi. Molte specie sono dannose a legno, frutti e piante ornamentali5.
I carabidi hanno forme allungate e leggermente appiattite, presentano una colorazione bruna o nera, spesso con riflessi metallici. Cosmopoliti, si trovano sul suolo, sotto sassi e tronchi, fra detriti vegetali, nella lettiera e nelle foglie. Alcune specie si difendono da predatori con spruzzi di sostanze calde e caustiche che espellono con uno scoppio udibile dall'estremità dell'addome5.