Il contesto in cui si svolge il progetto è rappresentato da quattro Saline di grande interesse naturalistico e paesaggistico, tre delle quali sono inserite come Zone Umide di Importanza Internazionale nella convenzione di Ramsar (Cervia, Comacchio e Sicciole), mentre le Saline di Strugnano fanno parte del Parco omonimo proclamato Parco Regionale Protetto e Monumento Culturale, grazie alle particolarità architettoniche e storiche e alla ricchezza ambientale.
La Salina di Cervia, porta di accesso a sud e stazione del Parco Regionale del Delta del Po, è considerata un ambiente di elevatissimo interesse naturalistico e paesaggistico; dal 1979 è divenuta Riserva Naturale dello Stato di popolamento animale. Abitata da specie rare e protette, è un punto di riferimento per i visitatori sensibili agli aspetti ambientali e vanta una storia molto antica essendo stata sfruttata sin dai tempi degli antichi coloni greci che fondarono la città di Ficocle e più tardi dagli Etruschi. Con questo progetto si vorrebbe valorizzare la fruizione proprio dell'antico sito di Ficocle.
Le Saline di Comacchio occupano la parte Nord Est delle Valli e si estendono per circa 500 ettari; l'estrazione del sale è stata interrotta nel 1984. Da quel momento è divenuta una zona umida salmastra di notevole valore naturalistico, dove nidificano molti uccelli di palude e dove, da alcuni anni a questa parte, sostano anche i fenicotteri rosa. Da qualche anno con il sostegno del Programma comunitario Life Natura, la Salina è tornata a produrre il sale. a fini didattico - divulgativi. Attraverso questo progetto si intende elaborare un progetto pilota per sviluppare la funzionalità della Torre Rossa come torre per praticare l'osservazione dell'avifauna.
Per quanto riguarda l'area slovena, ancora agli inizi di questo secolo la pur breve fascia costiera dell'Istria, lunga soltanto 46,6 km, era disseminata di saline.
Le più importanti si trovavano nella zona di Pirano di cui oggi rimangono soltanto quelle di Strugnano e quelle più ampie di Sicciole alla foce del fiume Dragogna; grazie alle particolarità architettoniche e storiche e all'accentuata vivacità del mondo vegetale e animale (nella zona sono presenti più di 270 varietà d'uccelli non migratori), tutti i 650 ettari di terreno ai margini della Slovenia sud-occidentale sono stati proclamati Parco regionale protetto e Monumento culturale.
La riserva naturale di Strugnano, in funzione delle sue caratteristiche geo morfologiche e della varietà biotica e della sua estensione ininterrotta nell'ambito del golfo di Trieste, è di eccezionale importanza dal punto di vista della tutela del patrimonio ambientale e per la conservazione della stabilità ecologica di tutto il golfo. Per il suo ricchissimo patrimonio naturale e culturale l'area delle saline di Sicciole e della penisola di Sezza è stata proclamata Parco naturale nel 1989 dal Comune di Pirano che ha voluto in tal modo conservarle anche come tipico elemento morfologico del paesaggio culturale della costa slovena. All'interno del Parco la zona delle saline e stata poi ulteriormente protetta e dichiarata Monumento Etnografico e Tecnico vista la ricchezza del suo patrimonio architettonico, tecnico, tecnologico, etnografico e linguistico. Il progetto si sviluppa pertanto in aree naturali dalla grande valenza naturalistica, caratterizzate da equilibri fragili e che necessitano pertanto di una particolare attenzione quando si parla di sviluppo turistico e che, al contempo, hanno anche un grande valore storico essendo zone di produzione di un bene prezioso come il sale che viene estratto sin da tempi remoti.
Gli aspetti naturalistici e culturali fanno di questi ambienti destinazioni turistiche di grande valenza e potenzialità.