La zona più prettamente alpina è uno degli aspetti senz'altro più interessanti e significativi del territorio del Parco, se si considera l'estrema vicinanza con l'ambiente mediterraneo e il clima decisamente temperato della fascia costiera. Il territorio, al confine tra Piemonte e Liguria, è ricco di contrasti ambientali dovuti proprio alla sua particolare posizione geografica, che in pochi chilometri in linea d'aria consente di passare dal livello del mare ad oltre 2000 metri di altitudine. Risalendo le vallate il clima mite della costa si propaga sino alle pendici dei monti, determinando un'eccezionale biodiversità, con numerose specie segnalate di importanza comunitaria.
Nel Parco delle Alpi Liguri ogni visita diventa una sorpresa: in poco più di un'ora d'auto si passa dal mare alla montagna, tra la Riviera dei Fiori e la Costa Azzurra dietro l'angolo sino alla vetta del Saccarello e alla stazione sciistica di Monesi.
Non si fatica a trovare un "perché" a questo Parco: eccezionale biodiversità, ovvero una straordinaria alternanza di ambienti naturali all'interno di uno spazio ridotto, che nel corso delle ere geologiche ha creato un vero mosaico di specie vegetali, molte delle quali endemiche (cioè esclusive di questo territorio) e al limite del loro areale di appartenenza.
Movimento e contrasti sono parole chiave nella geologia del Ponente Ligure, grazie al continuo susseguirsi di affioramenti di rocce compatte, rilievi aspri e pareti verticali o a strapiombo: gli appassionati di arrampicata possono infatti provare la loro abilità fra le cime dei Monti Toraggio e Pietravecchia (Val Nervia), nelle profonde insenature della Gola di Loreto (Valle Argentina) o sugli elevati bastioni a nord di Piancavallo (Val Tanarello).