(Torriglia, 06 Apr 18) Sono sempre più numerose le persone che fruiscono dei sentieri. Dalla semplice passeggiata ai trekking più impegnativi, a piedi o in mountain-bike, dall'escursionismo invernale con le racchette da neve al running, le attività outdoor sono sempre più diffuse. Non sempre, però, le persone sono preparate alle "insidie" che l'ambiente naturale può riservare.
La maggior parte degli interventi di soccorso evidenzia quanto la scarsa percezione dei rischi sia causa di incidenti apparentemente banali dovuti alla poca familiarità con l'ambiente naturale, allo scarso allenamento, alla disattenzione o semplicemente ad un abbigliamento inadeguato.
Ciò non deve spaventare chi si avvicina all'escursionismo o chi "sale" in montagna occasionalmente perché l'ambiente montano regala emozioni uniche in cambio del rispetto di poche "regole". Per essere sicuri sui sentieri è necessario partire da alcune norme di buon senso e acquisire informazioni corrette:
Per la chiamata al 112 è fondamentale non perdere tempo, riconoscere il tipo di problema e chiamare precocemente (l'App "112 WHERE ARE U" scaricabile su smartphone permette di chiamare il 112 inviando automaticamente i dati di localizzazione e altre informazioni utili). L'operatore sanitario che avvia l'intervento di soccorso raccoglierà i dati fondamentali per l'ottimizzazione dell'intervento stesso:
Può essere utile comunicare il colore dei propri indumenti, il numero di persone presenti e poi disporsi in maniera visibile nel caso i soccorritori decidano, in base a gravità e condizioni, per l'intervento con l'elicottero.
La centrale operativa saprà anche dare indicazioni su "cosa fare" in attesa dei soccorsi. Non sempre, ad esempio, è opportuno spostare un traumatizzato (se non in imminente pericolo per altre cause) oppure potrebbe essere necessaria una rianimazione cardio-polmonare o altre manovre di primo soccorso che possono essere eseguite anche da persone non esperte ma utili per salvare la persona in difficoltà (arresto di un'emorragia, spostamento in posizione laterale di sicurezza, ecc.). Vantaggioso in tal senso è aver frequentato un corso di primo soccorso e per l'utilizzo del defibrillatore, oggi molto diffusi anche grazie alla volontà normativa di divulgare una corretta "cultura dell'emergenza" che possa favorire la capillare possibilità, in qualsiasi contesto di attività cittadina e outdoor, di essere soccorsi da chi "sappia fare la cosa giusta al momento giusto".
Questi consigli non vogliono scoraggiare chi intende percorrere un sentiero ma vogliono essere motivo di riflessione sulla propria preparazione per affrontare un'attività nella natura con le giuste consapevolezze.
Allora tutti in montagna con zaino, scarponi e… buon senso!
Testo a cura di "Centro di Formazione New Life Resuscitation"
Vi ricordiamo che dal 14 al 15 aprile 2018 si terrà la VI edizione del corso di rianimazione e primo soccorso in montagna presso il Rifugio Parco Antola. Iscrizioni entro il 9 aprile.