L'area protetta dell'Antola è stata suddivisa dalle disposizioni del Piano del Parco in tre fasce di protezione:
ed in zone contigue funzionalmente connesse all'area parco.
Con il termine riserva generale orientata si identificano quelle zone che contengono luoghi di particolare valore per la conservazione del patrimonio naturalistico e paesaggistico. Tali zone possono tollerare usi umani, come la ricerca e alcune forme di attività ricreative, se pure in modo controllato.
Con la classificazione Zona C si individuano gli ambiti caratterizzati dalla presenza di valori naturalistici ed ambientali inscindibilmente connessi con particolari forme colturali, produzioni agricole e modelli insediativi. In tali aree obbiettivi prioritari del Piano del Parco sono la conservazione, il ripristino e la riqualificazione delle attività, degli usi e delle strutture produttive caratterizzanti, unitamente ai segni fondamentali del paesaggio naturale ed agrario.
Le ZONE D o aree di sviluppo definiscono aree di particolare interesse per il Parco, con elevati valori naturalistici e presenza di strutture destinate ad ospitare attività e servizi utili alla fruizione e valorizzazione del Parco ed allo sviluppo economico di tutto il comprensorio.
Le aree contigue, pur non ricadendo in area protetta, costituiscono porzioni di territorio ad essa funzionalmente connesse. Rientrano in questa partizione della zonizzazione i borghi caratteristici di Chiappa e Senarega, nel comune di Valbrevenna e quello di Pentema (comune di Toriglia).