Percorrendo questo sentiero ad anello, saranno sufficienti pochi minuti per capire l'origine del toponimo "Bossea": questo monte è infatti ricoperto da una splendida bosseta, una formazione ad arbusti dominata dal Bosso (Buxus sempervirens), assai rara in natura. Il bosso è infatti un "relitto terziario", ovvero una pianta che durante l'era terziaria era molto più diffusa di adesso a motivo della temperatura più alta e che qui è sopravissuto grazie alle condizioni climatiche favorevoli. Anche il substrato dell'area ne ha favorito la diffusione: le ofioliti, rocce dalle caratteristiche mineralogiche del tutto particolari (ricche di metalli pesanti, tossici per la maggior parte della vegetazione) hanno offerto al bosso la possibilità di crescere "indisturbato" dalla concorrenza delle altre piante, non in grado di sopravvivere in un ambiente così ostile.
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