(Arenzano, 02 Ago 17) Lo scorso luglio l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, dopo un lungo lavoro di analisi e sintesi, ha pubblicato la Carta del Valore Naturalistico-Culturale d'Italia, allo scopo di riassumere le caratteristiche paesaggistiche e le emergenze naturalistiche e culturali presenti nel nostro Paese, di illustrarne il valore assoluto e, infine, di attribuire tale valore ai diversi territori coinvolti. I valori culturali e naturalistici sono una combinazione unica, difficile da rappresentare singolarmente anche per le strette connessioni che nel corso dei secoli sono andate rafforzandosi grazie anche al tramandarsi di tradizioni e saperi popolari.
La carta prende in considerazione diversi indicatori ecologici (naturalità, molteplicità ecologica, aree di interesse conservazionistico, geodiversità e altro) e culturali (beni culturali, beni ambientali, peculiarità enogastronomiche). Tutti gli indicatori assumono valori differenti sulla base delle peculiarità e della ricchezza del territorio e sono riassunti nelle carte del Valore Naturale e del Valore Culturale. A loro volta queste due carte confluiscono nella carta conclusiva del Valore Naturalistico-Culturale. Il Rapporto ISPRA che illustra la Carta evidenzia che il 36% del territorio italiano ha valore naturale "alto" e "molto alto" e i 35% raggiunge la stessa classificazione per il valore culturale; la sintesi dei due parametri, espressa dal Valore naturalistico-culturale indica nel 31% la porzione di territorio nazionale inserita nelle classi "alto" e "molto alto".
In tale contesto grande evidenza è data al territorio del Parco del Beigua. Sulla base delle valutazioni sopra illustrate, infatti, la carta attribuisce al comprensorio del Beigua i valori più elevati in assoluto (unica area in Liguria di livello "molto alto") che sono presenti solo in poche realtà italiane, ovviamente nella maggior parte dei casi in coincidenza con la rete della aree protette. Questa classificazione certifica ancora una volta la presenza nel comprensorio del Parco di numerose eccellenze di carattere naturalistico e storico-culturale. Si da conferma, quindi, di quanto evidenziato dall'UNESCO nell'ambito del riconoscimento del nostro territorio come UNESCO Global Geopark, laddove è stato premiato non solo l'inestimabile patrimonio presente in termini di biodiversità, geodiversità e cultura locale, ma anche una strategia gestionale partecipata e condivisa, capace di individuare nuove opportunità di sviluppo e di promuovere la realtà del Parco e dei Comuni che ne fanno parte a livello nazionale ed internazionale.