(Varazze, 16 Lug 24)
Si è conclusa da pochi giorni la missione dei validatori inviati dall'UNESCO per verificare la funzionalità del Geoparco del Beigua e la qualità dei servizi offerti. Si tratta di un processo che viene ripetuto ogni quattro anni, i cui esiti verranno ufficializzati solo tra qualche mese, quando il Consiglio dei Global UNESCO Geoparks analizzerà il report presentato dai valutatori, ma fin da ora possiamo dirci davvero soddisfatti.
Sono state tre giornate intensissime, dall'alba al tramonto, per riuscire in così poco tempo a presentare tutte le attività del nostro Ente, sia dal punto di vista gestionale sia dal punto di vista della fruizione e della promozione turistica, con particolare riguardo agli aspetti geologici e al patrimonio di geositi che ci ha permesso fin dal 2005 di entrare a far parte della Rete internazionale dei Geoparchi.
La visita sul campo ha coinvolto tutti i Comuni del Geoparco, compreso quello di Urbe che per la prima volta, grazie al suo recente ingresso nell'area protetta, è entrato anche a far parte del Geoparco: da Pratorotondo al Faiallo, dalla Valle Stura alla Val d'Orba, da Sassello alla costa c'è stato modo di visitare i punti informativi e i centri visita, percorrere tratti di sentieri e verificare tutte le informazioni messe a disposizione dei turisti per favorire l'interpretazione dei valori di geodiversità e biodiversità, dai pannelli ai dépliant informativi.
Oltre al personale e ai collaboratori del Geoparco, al successo della missione hanno contribuito anche gli Amministratori dell'Ente Parco e dei Comuni, i rappresentati del tessuto socio economico del territorio (aziende agricole e forestali, attività turistiche, scuole e varie associazioni), i geologi del DISTAV – Università di Genova e della Regione Liguria che ci hanno accompagnato in questi tre giorni.
I verificatori UNESCO sono rimasti molto impressionati dalla coesione emersa tra i vari attori del territorio, frutto di una governance dell'Ente Parco che negli anni ha saputo ascoltare le tante, e spesso diverse, esigenze, incardinandole nelle necessità di gestione e tutela che il ruolo istituzionale impone. Ma anche dall'impegno che una struttura organizzativa così contenuta, nei numeri e nelle risorse, ha saputo dimostrare per mantenere un livello elevato di prestazioni, sia per quanto riguarda la manutenzione del territorio e la valorizzazione delle sue eccellenze, sia per la varietà di proposte messe in campo per attrarre i turisti.
"Vorrei ringraziare in particolar modo tutti i collaboratori del Parco del Beigua – dice Daniele Buschiazzo, Presidente dell'Ente Parco - dal direttore, Maria Cristina Caprioglio, ai dipendenti, alla segreteria tecnica, alle guide ambientali fino a tutti i volontari, perché pur fra molte difficoltà consentono a questo Ente di eccellere. Il senso di appartenenza che ognuno ha verso il territorio del Beigua è il nostro 'ingrediente segreto'".
Ora non ci resta che attendere la "green card" che confermi questo bel risultato e ci permetta per i prossimi quattro anni di continuare a far parte della rete mondiale dei Geoparchi, il Global Geopark Network, che opera in stretta sinergia con gli altri programmi ufficiali dell'UNESCO, il World Heritage Programme (Patrimonio mondiale) e il Man and the Biosphere Programme (MAB - Uomo e Biosfera). La Rete dei Geoparchi UNESCO ad oggi conta 213 membri in 48 nazioni, 11 dei quali in Italia.