Situata nel Vallone del Messa, in bella posizione panoramica, dal clima fresco d'estate e mite d'inverno, é un importante centro turistico per una villeggiatura di "mezza montagna", adatta ad anziani e bambini, con notevoli possibilità di passeggiate ed escursioni. Attraverso il Colle del Lys, la Bassa Val di Susa si collega alla Valle di Viù sulle cui pendici si alternano pascoli, rilievi rocciosi e boschi. Le ricerche storiche ci dicono che fra gli abitanti della valle vi furono i Celti, popolazioni che adoravano le divinità delle foreste come il dio Arubianus, dal quale potrebbe derivare il nome Rubiana. Altri storici fanno invece derivare il toponimo dal latino "ruber" (rosso), in riferimento al colore prevalentemente rossastro del terreno che indica notevole presenza di minerali di ferro testimoniata, nella storia del paese nei secoli XVI e XVII, dall'intensa attività estrattiva nelle zone del Monte Arpone. Le vicende del paese procedono in sordina fino alla seconda guerra mondiale, quando questa zona si distingue per la lotta antifascista. Per questo, presso il Colle del Lys, è stato costruito un obelisco alla memoria dei caduti ed un ecomuseo come centro di documentazione storica sulla Resistenza, punto di riferimento per tutta la zona occidentale di Torino.
Il territorio del comune di Viù è tra i più vasti d'Italia occupando una superficie di 8849 ettari.
Stazione di sport invernali e tranquillo centro di villeggiatura
estiva, Viù dà il nome ad una delle tre principali valli di Lanzo,
quella più meridionale e, fra verdi praterie e folti boschi, ha come
scenario il Rocciamelone, le alture dei Tornetti e il Col San Giovanni,
sul quale fa da sfondo il monte Civrari. Viù e la sua valle sono
conosciute da tempi remoti: alcune pietre lavorate di età neolitica,
reperti di epoca romana presso i ruderi del castello a Versino e le
numerose incisioni rupestri testimoniano la presenza dell' uomo già in
età preistorica. Le case del paese si stringono attorno alla Parrocchiale di San Martino,
che fu costruita nel 1782 su un tempio preesistente. Al suo interno,
oltre all'altare maggiore (in stile barocco e di pregevole fattura), si
trovano altri nove altari laterali aggiunti nei primi anni del
Novecento.