Nella parte settentrionale del Parco, in base ai più recenti rilevamenti datati 2019, il suolo dedicato alla produzione agricola si divide quasi esattamente a metà tra coltivazioni foraggere e seminativi a pieno campo. La maggior parte dei prodotti ottenuti entra nel circolo della filiera zootecnica (Lentate sul Seveso è uno dei centri principali) per l'ingrasso di capi o per la produzione di latte o derivati. Sempre a nord è ricca la tradizione florovivaistica: specie a Mariano Comense e a Figino Serenza troviamo piantagioni di alberi ornamentali ed essenze da giardino, una tradizione che risalirebbe all'epoca della dominazione austriaca.
In generale il Parco non è un terreno particolarmente adatto all'agricoltura specie nella parte originaria di area protetta regionale. Le distese più importanti si trovano a sud del canale Villoresi (Bollate, Garbagnate e Senago) per ragioni legate all'irrigazione. Anche qui si tratta di seminativi e prato stabile legati alla cerealicoltura e agli allevamenti zootecnici.
Nel Parco delle Groane si trova l'unico frutteto nell'area del Milanese di dimensioni rilevanti. E' ubicato a Ceriano Laghetto e occupa una superficie di circa 80 ettari sui quali vengono coltivate diverse varietà di mele e pere.