Si chiamano ville di delizia perché furono concepite e costruite, in genere a partire dal XVI secolo, come le residenze di campagna dei nobili dove trascorrere periodi di villeggiatura lontani dalle città, immersi nella natura. Hanno infatti la caratteristica di essere circondate da grandi parchi. La più rinomata all'interno del Parco delle Groane e della Brughiera Briantea è Villa Arconati che si trova a Castellazzo di Bollate.
Ad Arese c'è Villa Valera risalente alla prima metà del '700 e composta da una villa a doppia corte, un giardino d'ingresso, un giardino principale e un parco. A Senago la maestosa Villa San Carlo Borromeo situata sulla sommità di un'altura artificiale si rifà al barocco lombardo ed è circondata da un grande parco. L'elegante complesso è stato frequentato in passato da diverse personalità di spicco come da Vinci, San Carlo Borromeo, Stendhal, Manzoni, Verga e Pirandello.
A Lentate sul Seveso c'è Villa Mirabello fatta costruire nel 1756 da Gabriele Verri, padre di Pietro e Alessandro, fondatori del "Caffè" letterario e, per questo, frequentata da intellettuali dell'Illuminismo, tra cui Giuseppe Parini e Alessandro Manzoni. Conserva tuttora l'originario assetto architettonico con la sua caratteristica torretta belvedere e la ciminiera della filanda. Poco lontano, a Birago di Lentate, sorge Villa Raimondi Carpegna costruita nel 1630. Prende il nome da coloro (i marchesi Raimondi di Como) che ripararono i danni causati dagli austriaci nella prima guerra di indipendenza. L'edificio è strutturato con due corpi a U, aperti rispettivamente verso il Parco delle Groane a ovest e verso il ricco giardino. A Novedrate c'è Villa Casana edificata nel 1704. Rappresenta un tipico esempio d'architettura rurale e civile del periodo. Fu un ricco borghese della zona, Antonio Francesco Manni, a desiderare la villa per poter meglio seguire lo sviluppo agricolo delle sue terre adibite alla coltivazione del gelso e all'allevamento del baco da seta. La villa, assieme alle abitazioni dei dipendenti, formò il nucleo del moderno paese di Novedrate.
Villa Casana, in seguito, fu acquistata da una nobile famiglia milanese - i Taverna - che la rinnovarono completamente trasformando i terreni più vicini alla villa in giardini all'italiana e quelli più distanti in parco, costruendovi anche un roccolo per l'uccellagione.
A Carimate famoso è il suo Castello, ma anche Villa Calvi. L'impianto architettonico è riconducibile ad un blocco lineare con due avancorpi simmetrici rivolti a sud, costruito dopo la metà del Settecento, ma la fondazione della villa risale al secolo precedente: è infatti seicentesco lo scalone a due rampe. Questa tipologia è abbastanza coerente con quella delle ville del barocchetto teresiano diffuse soprattutto a Varese, in particolare il viale alberato, che sale dalla strada sottostante ai fabbricati minori e rustici, è lungo 550 metri e completa l'effetto scenografico prospettico della scalinata.
A Vertemate con Minoprio c'è Villa Raimondi oggi sede distaccata dell'ente (sportello taglio boschi) e sede degli uffici direzionali della Fondazione Minoprio. Realizzata nella seconda metà del '700, la villa si compone di 340 mq di sale affrescate e con pavimenti a mosaico; la facciata presenta interventi ottocenteschi, alleggeriti dal timpano con stemma familiare e dalla loggia d'onore. Di grande suggestione l'ala che degrada verso il fiume Seveso e introduce al giardino, un parco botanico di 7 ettari che circonda la villa su tre lati. La villa e la tenuta, donate alla Cariplo negli anni '60 dall'avvocato Enrico Sibilia, nel corso degli anni sono state affiancate da nuove costruzioni: serre, magazzini ed edifici adibiti a scuola e convitto, laboratori e uffici. Dal 1980 tutta la proprietà è stata acquisita dalla Regione Lombardia, che la gestisce attraverso la Fondazione Minoprio.