Il Museo delle Madonie, ideato e realizzato da Vincenzo Piccione, nasce dall'esperienza di una grande MOSTRA
DOCUMENTARIA ETNOANTROPOLOGICA sul tema (7 agosto 1983), quale attività di animazione culturale della Biblioteca Comunale di Geraci.
Su proposta dello stesso ideatore il Consiglio Comunale istituisce il MUSEO DELLE MADONIE nel 1985. Dal 1983 al 2008 il Museo, subisce spostamenti di sede e solo nel 2009, su progetto dello stesso ideatore, viene definitivamente allocato nel monumentale ex Convento dei PP. Cappuccini.
Il Museo delle Madonie è prevalentemente a carattere etnoantropologico, è infatti e innanzitutto il luogo della memoria storica registrata e documentata del Popolo di Geraci e delle Genti madonite, raccoglie e presenta nelle varie sale espositive e di ricostruzione d'ambiente - con criteri scientifici e tecniche d'allestimento di valenza didattica - testimonianze e reperti di cultura materiale che fanno riferimento alla Civiltà agro- pastorale e artigiana (arti, mestieri, usi ,costumi e tradizioni), attraverso la ricostruzione dei percorsi dei vari cicli lavorativi e del vissuto del Popolo madonita.
Sezioni minori del Museo delle Madonie sono individuabili in quella , che conserva due tele provenienti dall'ex Chiesa dell'Ospedale Civico; in quella , che conserva interessanti reperti litici e antichi manufatti edilizi, provenienti da chiese e civili abitazioni dirute; e infine nella Galleria delle Arti popolari siciliane (Fondazione Buttitta).
Eccellenze del museo:
- La casa del lignamaru
- La casa della tessitura e il corredo della sposa madonita
- La casa agro-pastorale del pane
- La galleria delle arti popolari siciliane
- La casa del pastore delle Madonie
- Piccola tela "Mater Salvatoris"
- Cinquecentina Federico II "De arte venandi cum avibus" 1596
- Tela della Trasfigurazione
- Ruota di campanelle
- Maschera funeraria di cera
- Biglietto gratuito
- Accesso disabili garantito