Il Parco è stato istituito dalla Legge Regionale n. 77 del 16/09/1983.
Ricopre una superficie di circa 2.350 ettari, ed il suo territorio
interessa, in tutto o in parte, dieci Comuni: Cernusco Lombardone,
Lomagna, Missaglia, Montevecchia, Olgiate Molgora, Osnago, Perego,
Rovagnate, Sirtori, Viganò.
Il Parco non è una riserva integrale,
ma un'area molto diversificata in cui sono presenti, oltre a zone di
rilevante interesse ambientale, anche centri urbani, insediamenti
produttivi, aree destinate all'agricoltura e all'allevamento accanto a
monumenti architettonici di grande valore artistico e culturale.
Il Parco coincide con l'estremo lembo verde, o comunque ricco di
elementi naturali, della Brianza sud-orientale, compenetrandosi con la
pianura agricola ed industriale, ai bordi delle ultime propaggini della
conurbazione metropolitana milanese.
I confini del parco:
All'interno del Parco sono stati riconosciuti tre habitat di interesse comunitario prioritario:
La Brianza, terra un tempo ricoperta da fitti boschi, era caratterizzata dall'abbondanza della fauna selvatica: il viaggiatore inesperto che nel viaggio tra Milano e Lecco si fosse perduto nella Valle del Curone avrebbe trascorso delle inquietanti e pericolose notti nelle foreste di latifoglie, prima di trovare rifugio tra le rassicuranti mura di qualche Chiesa. Oggi le verdi foreste hanno lasciato spesso il posto a paesi, strade, complessi industriali e zone coltivate: la fauna ora presente nel territorio del Parco ha trovato una garanzia di sopravvivenza nell'istituzione dell'area protetta.
Il Parco di Montevecchia, piccolo gioiello a ridosso della metropoli milanese, racchiude ancora spazi verdi e boscati ricchi di specie floristiche anche pregiate.
I boschi ricoprono la maggior parte del territorio del Parco.
Il
complesso boscato Valle del Curone - Valle Santa Croce - Viganò,
rappresenta l'ultima superficie forestale di considerevoli dimensioni
in continuità con le formazioni boscate dei rilievi prealpini. Questa
continuità è infatti interrotta, verso nord, solo da percorsi stradali
ed insediamenti di modeste dimensioni, tali comunque da non impedire il
collegamento fra le cenosi forestali.
Il crinale della collina di Montevecchia, dove si congiungono i boschi della Valle del Curone e della Valle Santa Croce, rappresenta il "cuore verde" di questo Parco nato per tutelare i valori naturalistici e paesaggistici di questo territorio inserito in una Brianza molto urbanizzata. I numerosissimi insediamenti abitati che fanno da sfondo alle verdeggianti colline del Parco, sembrano ricordare che l'urbanizzazione diffusa rappresenterebbe l'inevitabile destino di quest'area se cadessero i vincoli posti dall'istituzione del Parco.
L'area del Parco è situata dal punto di vista geologico all'estremità meridionale del Sistema Sudalpino, costituendone gli ultimi affioramenti a nord della Pianura Padana.