(Rotonda, 15 Giu 12) (infoParco) - Inaugurazione sabato 16 Giugno, alle ore 10, della prima "Area Faunistica per Uccelli Rapaci" della Calabria ad Acquaformosa, nel Parco Nazionale del Pollino, in localita' Zampognaro. L'inaugurazione e la benedizione della struttura avverrà alla presenza del Papas Raffaele De Angelis e del sindaco di Acquaformosa, Giovanni Manoccio. Alle 11 presentazione dell'area faunistica: intervengono Annibale Formica, direttore del Parco Nazionale del Pollino e Francesco Alberti, responsabile CTA-CFS. A seguire dibattito su "L'area faunistica per il rilancio e lo sviluppo nel Parco nazionale del Pollino" con Biagio Diana, assessore provinciale Patrimonio faunistico, Mauro Tripepi, presidente CIPR Rende "Gestione Area Faunistica", Mauro De Logu, Universita' di Bologna, Facolta' di Veterinaria, Giuseppe Graziano, vice coordinatore regionale Calabria Corpo Forestale dello Stato, Giuseppe Colajacovo, comandante Polizia provinciale di Cosenza, Domenico Pappaterra, presidente del Parco nazionale del Pollino, Francesco Pugliano, assessore regionale Calabria Ambiente, Michele Trematerra, assessore regionale Calabria Agricoltura e Forestazione, Mario Oliverio, presidente Provincia di Cosenza.
Per il direttore dell'Ente Parco, Annibale Formica, "Conoscere, comunicare e sensibilizzare, sono i primi tre capisaldi per la formazione di una coscienza comune e per la tutela degli ecosistemi e delle specie che ne fanno parte. Attraverso l'Area Faunistica per Rapaci di Acquaformosa, che si inaugura il 16 giugno 2012, il Parco Nazionale del Pollino, grazie anche alla collaborazione ed al supporto dell'Amministrazione Comunale di Acquaformosa - spiega Formica - intende offrire al territorio un sostegno alle proprie attivita' istituzionali, in ossequio alle disposizioni internazionali e nazionali concernenti la conservazione della biodiversita'. Si potranno infatti effettuare visite guidate lungo il sentiero didattico che conduce alle voliere: un percorso verso la scoperta della biologia degli animali selvatici ed un faccia a faccia con specie misconosciute, o magari solo avvistate con il naso all'in su. Nell'area al momento sono stabulati poiane, gheppi, civette, un falco pecchiaiolo, un falco di palude, un falco pellegrino, un nibbio reale ed un corvo imperiale che per svariati motivi (ferite, traumi, abitudine all'uomo, etc.) non possono essere piu' liberati in natura, gli irrecuperabili. In assenza di queste strutture gli esemplari non avrebbero alcuna possibilità di sopravvivenza. La presenza sul territorio di tale realta' - conclude il direttore del Parco - permettera' di svolgere una continua azione di sensibilizzazione rivolta a cittadini di tutte le classi di eta', soprattutto bambini e categorie svantaggiate, dando l'opportunita' di avere un contatto reale e ravvicinato con la fauna selvatica e un'idea delle minacce a cui essa e' sottoposta".