Il Piano prevede "il coinvolgimento di 17 associazioni di protezione civile, che tra Calabria e Basilicata presidieranno il territorio dispiegando circa mille volontari". All' incontro di presentazione ha partecipato il capo del Corpo forestale, Cesare Patrone (nella foto con Pappaterra).
Nel presentare le attività previste nel piano, Pappaterra ha fatto riferimento "ai buoni risultati prodotti dal piano del 2008". Il presidente del Parco ha anche annunciato "la possibilità, in futuro, di sottoporre le aree a rischio al telecontrollo satellitare. L'ipotesi – ha sottolineato – potrebbe essere inserita nell'accordo di programma quadro che si sta costruendo con le Regioni". Patrone ha illustrato i compiti del corpo forestale, che "farà sistema con le altre forze di polizia e con i volontari", mentre il rappresentante del ministero dell'ambiente, Paolo Gonzales, ha detto che "il piano antincendio del parco del Pollino punta ad essere esportato in altri territori".
Tra il 2007 e il 2008 sono stati circa settemila gli ettari bruciati dagli incendi nel Parco Nazionale del Pollino, di cui quattromila circa di superficie non boscata: il dato maggiore (6.306 ettari in totale) riguarda i roghi divampati nel 2007 e diminuiti del 90 per cento nei dodici mesi successivi. I dati del 2008 quindi rappresentano "un forte successo" dovuto all'attività di prevenzione degli incendi: per questo motivo nel 2009 sono stati riproposti i "contratti di responsabilità" (rimborsi inversamente proporzionali al numero di incendi) con 17 associazioni di Protezione civile della Basilicata e della Calabria, per un importo totale di 183 mila euro, 958 volontari operativi e 280 per attività di spegnimento su tutto il territorio dell'area protetta.
Le associazioni potranno utilizzare una sala operativa allestita nella sede dell'ente. Il Parco del Pollino ha poi predisposto un progetto di sensibilizzazione dei cittadini, 82 punti di rifornimento idrico e 40 stazioni di avvistamento con turnazione dei volontari e di 38 ex lsu. Il Coordinamento Territoriale per l'Ambiente del CFS e le Associazioni di volontariato sono stati dotati, infine, di nuovi mezzi antincendio e non, per meglio penetrare nei territori più impervi e di 80 kit individuali per i volontari.