(infoParco) - MILANO - La tutela della biodiversità del Parco Nazionale del Pollino, nell'anno dedicato dall'ONU alla biodiversità, priorita' dell'azione dell'Ente, anche per promuovere lo sviluppo dell'economia locale.
E' questo, in estrema sintesi, il senso della partecipazione alla Borsa Internazionale del Turismo, in corso a Fiera Milano a Rho durante la quale il Parco ha presentato le sue azioni di punta nella sala conferenze del "Villaggio Calabria" dove espone anche le sue bellezze in un stand dedicato.
Nel corso della 30esima edizione della BIT, il Parco presenta anche il progetto del Polifunzionale di Campotenese che sara' realizzato nella Tenuta della Principessa e che e' stato ideato dall'arch. Mario Cucinella.
«La nostra proposta - ha illustrato il presidente del Parco, Domenico Pappaterra - e' diretta ad esaltare la straordinaria biodiversita' dell'area protetta calabro-lucana, dal Pino loricato al quale abbiamo dedicato un nuovo filmato e nuovi percorsi di ricerca al Grifone, al Lupo e, al contempo, ad offrire uno spaccato delle possibilita' di fruizione del Parco, che passera' anche da un'infrastruttura di servizio, quale quella di Campotenese, nel comune di Morano Calabro, che sara' la porta del Parco, accesso per la visita dei tesori naturalistici ma anche dei beni storici, culturali e antropologici».
Durante la prima presentazione di giovedì 18 febbraio, il direttore dell'Ente, Annibale Formica ha spiegato come la tutela della biodiversita' sia l'estrema sintesi di un valore che ha consentito al territorio di divenire Parco.
«Apparteniamo - ha detto Formica - ad un contesto geografico che ai fini della biodiversita' diventa ancora più rilevante».
Oltre Pappaterra e Formica sono intervenuti il biologo dell'Universita' di Roma, Paolo Ciucci e la naturalista Ester Del Bove, del Parco Nazionale del Pollino. Ciucci ha ricordato il lavoro di ricerca che lo ha visto impegnato sul Pollino dal 1999 per cinque anni, per censire la popolazione di lupi presente sul Pollino.
«Riallacciare i fili con il progetto Lupo - ha detto Formica - significa ribadire una buona pratica del Pollino e un emblema della sua biodiversità e della possibilita' di trarre opportunità di sviluppo dalla sua valorizzazione».
Ciucci, che ha mostrato un trailer del filmato realizzato sulla ricerca da National Geograpich, ha ribadito l'importanza del Lupo nel Pollino e del progetto svolto che ha permesso di conoscere meglio la specie anche per contribuire a migliorare il rapporto tra Lupo e popolazione e a mitigare l'impatto dei danni da fauna.
L'areale del Pollino e' importante per tutto l'Appennino meridionale - ha precisato Ciucci - perche' funge da area d'interscambio per scongiurare l'estinzione. Sul Pollino vivono circa 40 individui con un buon tasso di riproduzione. La ricerca avviata sul Pollino secondo Ciucci e' un «patrimonio d'esperienza e un'opportunità per la valorizzazione turistica», e il Parco e' stato «virtuoso nell'avviarla e rappresenta un esempio». Che prosegue con il progetto LIFE Wolfnet, svolto insieme con il Parco nazionale della Majella ed altre aree protette, illustrato da Del Bove che si e' soffermata pure su altre specie protette: il Capriolo e il Grifone, recentemente reintrodotto nel Parco.