La Lenticchia di Mormanno è una lenticchia piccola e dal colore variegato che va dal rosa, al verde o al beige, probabilmente di origine mediorientale e asiatica. La lenticchia di Mormanno si credeva perduta fino a quando, alcuni anni fa, i tecnici dell'Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo della Calabria (Arssa) hanno recuperato piccole quantità presso alcuni agricoltori che l'avevano conservata per autoconsumo e si è deciso di promuoverne nuovamente la coltivazione.
Le lenticchie un tempo sfruttavano i terreni più marginali, meno fertili, poco profondi, che non erano destinati ad altre colture economicamente più interessanti quali grano, orzo, avena, mais e patate.
Si seminavano a spaglio senza nessuna cura particolare, se non quella di liberare di tanto in tanto le piantine dalle erbacce.
Oggi si procede invece con la semina a file per una maggiore organizzazione in fase di raccolta ma, come un tempo, non si praticano trattamenti, concimazioni o diserbi chimici. La semina avviene ad aprile - un tempo si praticava anche una semina autunnale - mentre il raccolto si svolge ad agosto quando le piantine sono già essiccate in campo. La lenticchia di Mormanno è stata studiata a lungo e si dispone della caratterizzazione genetica dei semi e di analisi biochimiche.
Questi dati consentono di individuare con certezza il seme originale e evitare contraffazioni. La cottura è velocissima: senza ammollo è pronta da servire in 30 minuti.