La recente scoperta di una grossa necropoli del periodo gallico (II - I secolo a.C.) tra Cividino e Pontoglio dimostra l'esistenza, in questa zona, di importanti fortificazioni già esistenti in periodo romano. L'Oglio, del resto, era il confine tra la X e la XI regione della struttura amministrativa voluta da Augusto e, quindi, dotata di adeguate strutture di controllo di tutti i transiti. Queste difese non valsero certo a frenare le incursioni dei barbari che a partire dal V secolo d.C. invasero la pianura padana determinandone la distruzione e l'abbandono.
Dall'Oglio derivano sul nostro territorio ben 16 rogge di una certa
consistenza, 9 sulla sponda sinistra, 7 sulla destra, tutte ancora in
uso. La loro realizzazione si può concentrare quasi esclusivamente nel
periodo che va dal secolo XIII al XVI. Seguiamo le varie rogge in
ordine geografico da nord a sud.
Prima per importanza tra le rogge
della sponda sinistra è la Fusia che muove il suo corso proprio presso
la fine del lago e percorre tutta la sponda sinistra a mezza costa fino
a Palazzolo per poi dividersi in tre rami. L'importante realizzazione
si deve all'iniziativa di Oldofredo Oldofredi nel 1347.
Prima che la Lombardia, unendosi al Piemonte, entrasse a far parte del
nuovo regno d'Italia, a Palazzolo erano in attività nel settore della
seta otto filande di lunga tradizione, undici altre a dimensione
familiare e dodici filatoi che impiegavano complessivamente quasi
cinquecento persone.
Legate all'incremento nella zona
dell'industria tessile, si svilupparono altre industrie che andarono
specializzandosi nelle fonderie e nella meccanica.