Quando, partendo dal fondovalle valtellinese, ci si inoltra in una qualsiasi vallata orobica, inizialmente ci si ritrova ad affrontare una forra angusta e inospitale, ma una volta alzatisi un po' di quota, il paesaggio si allarga in un ridente pianoro, più aperto e molto meno ripido.
Questa caratteristica morfologia dipende dalle modalità con cui si sono formate le cosiddette valli sospese, nate per azione di ghiacciai laterali meno imponenti di quello principale, che ha scavato la Valtellina.
Dalle ultime case di Piagno (frazione di Cosio Valtellino - Sondrio) si diparte una comoda mulattiera che, in poco tempo e senza difficoltà, conduce ai ruderi della piccola chiesa di San Pietro in Vallate. La costruzione, insieme ad altri edifici ormai cancellati dal tempo, faceva parte di un piccolo priorato di monaci benedettini di Cluny. Il monastero venne fondato nel 1078 da un monaco proveniente da Mantello, dove era già attiva in quel tempo una piccola comunità di frati di San Colombano.