(06 Dic 19) Si è concluso con il forum plenario finale il percorso avviato dall'Ente Parchi Emilia Centrale lo scorso mese di aprile per l'ottenimento della Carta Europea per il Turismo Sostenibile (CETS), una certificazione riconosciuta a livello continentale sostenuta da Europarc e Federparchi. L'Emilia Centrale è la prima "macroarea" della regione Emilia-Romagna a richiedere la certificazione per tutte le sue 8 aree protette collocate fra le province di Modena e Reggio Emilia, che si avviano così, con i loro territori, ad ottenere l'importante riconoscimento e ad essere inseriti fra le destinazioni di eccellenza a livello europeo.
Il percorso di candidatura ha visto in questi mesi la partecipazione di decine di attori pubblici e privati attivi in un vasto territorio che abbraccia luoghi e "turismi" diversi: dalle montagne del Parco del Frignano alle Riserve della pianura reggiana e modenese, dai Sassi di Roccamalatina alle Colline di Matilde, fino alle rive del fiume Secchia. Amministrazioni comunali, associazioni culturali e sportive, imprenditori ed operatori del turismo, uffici di promozione e destinazioni turistiche, guide ambientali ed escursionistiche, enti di formazione e di categoria si sono rese protagoniste di un confronto propositivo sia tra loro che con l'Ente Parchi. Un percorso a tappe partito da un'analisi condivisa delle opportunità da cogliere, utili per definire una strategia comune e delineare degli obiettivi concreti da raggiungere nei prossimi cinque anni, attraverso un Piano di Azioni che conta ben 70 iniziative e progetti (per circa 12 milioni di euro di investimenti complessivi) portati avanti in prima persona dai soggetti che hanno partecipato al percorso.
Il forum finale è stato il momento di approvazione (nella foto) e sottoscrizione delle azioni che costituiscono il cuore del "dossier di candidatura", già inviato al vaglio della commissione di Europarc.