Dall'argine maestro si scorge la confluenza del Trebbia nel Po, alla quale nelle giornate limpide fanno da sfondo le cime delle Prealpi. In questa peculiare fascia fluviale, dove i due corsi d'acqua hanno divagato modificando continuamente forma e posizione della foce, le sabbie e i piccoli ciottoli provenienti dall'Appennino si sono mescolati alle sabbie portate dal grande fiume provenienti dai versanti alpini (si riconoscono facilmente per l'abbondanza di granuli scuri).
Nei pressi della foce, soprattutto in estate, quando le acque del Trebbia si raccolgono in ampie pozze, si avvistano aironi bianchi e cenerini, garzette e varie specie di anatidi.