La folta formazione di querce e altre latifoglie che riveste le prime pendici collinari sulla riva sinistra del Trebbia, tra le più interessanti della fascia collinare piacentina, si è conservata sino a oggi per precisa volontà dei proprietari, che utilizzavano le radure aperte al suo interno per il pascolo di bovini di razza Limousine. Rovere, cerro e roverella dominano lo strato arboreo, mentre nel ricco sottobosco oltre a diverse belle piante erbacee nemorali, compaiono specie rare e protette come il giglio rosso e diverse orchidee (tra cui Platanthera clorantha).