La gola del Rio Sgarba si apre nella falesia gessosa della Riva di San Biagio e ospita quasi tutti i 16 cicli della successione evaporitica. Negli interstrati argillosi sono stati recuperati fossili di pesci e piante ben preservati grazie alla carenza di ossigeno degli antichi fondali sui quali si depositavano.
Tali resti hanno permesso di comprendere che, circa 6 milioni di anni fa, la zona era caratterizzata da un clima caldo-umido subtropicale, simile a quelli della moderna Asia sud-orientale. I fossili sono esposti a Tossignano, presso il Museo Geologico della Vena del Gesso Romagnola.