(21 Dic 17) Sono stati riconfermati fino al 2022 nei loro ruoli in seno all'Ente Parchi Emilia Centrale il presidente Giovanni Battista Pasini ed il direttore Valerio Fioravanti.
Il primo è stato rieletto per un secondo mandato dal rinnovato Comitato esecutivo dell'Ente, di cui fanno parte, oltre allo stesso Pasini (in rappresentanza della Comunità del Parco del Frignano), Gianfranco Tanari (Comunità del Parco dei Sassi di Roccamalatina), Paolo Magnani (Comunità della Riserva della Cassa di espansione del fiume Secchia), Gian Carlo Muzzarelli (presidente della Provincia di Modena) e Gianmaria Manghi (presidente della Provincia di Reggio Emilia). Fioravanti è passato invece attraverso lo svolgimento del relativo concorso per la figura del direttore.
Il presidente, dopo la sua rielezione, ha portato all'approvazione dell'Esecutivo anche il Documento programmatico del mandato 2017-2022. Nel testo, sono delineate le strategie di gestione dell'Ente Parchi Emilia Centrale per il prossimo quinquennio, le quali si muovono su un duplice fronte: da una parte la tutela e la salvaguardia dell'ambiente e, dall'altra, l'accrescimento delle opportunità di sviluppo per il territorio. Le direttrici sono quelle del rafforzamento del sistema dei Parchi e delle Aree protette come patrimonio di un territorio vasto, della tutela di ambiente e biodiversità in relazione ai cambiamenti climatici, della cura e valorizzazione dell'ambiente quale risorsa fondamentale per sviluppo e l'attrattività turistica del territorio. Quest'ultimo aspetto, andrà di pari passo con la promozione delle Aree protette come palestra per le attività sportive, la realizzazione ed il mantenimento delle infrastrutture per il turismo verde e lo sport in ambiente, oltre alla promozione della qualità ambientale come sinonimo di qualità e genuinità dei prodotti tipici agroalimentari del territorio.
Previsto anche un impegno dell'Ente per quanto riguarda la modifica della legge che regolamenta il settore a livello regionale, nell'ottica della semplificazione della gestione e l'aumento della partecipazione dei Comuni interessati territorialmente dalle Aree protette.