La presenza dell'uomo nell'area cassa di espansione del fiume Secchia è accertata fin dal periodo Neoeneolitico (3500-1800 a.C.). Anche il periodo romano è testimoniato da numerose opere e suppellettili. In epoca medievale queste terre erano solcate da viandanti e pellegrini diretti a Roma, i quali trovavano ristoro negli ospitali lungo il cammino.
La Riserva comprende, oltre alla cassa di espansione, un tratto fluviale di sei chilometri e i terreni agricoli circostanti e assicura la protezione e la conservazione degli habitat, della flora e della fauna, favorendo il miglioramento del paesaggio e la diversità biologica del territorio.