Rappresentano il più antico e articolato sistema di relazioni tra natura e fenomeni storici, sociali e culturali. La presenza degli insediamenti umani delle attività produttive come continuo presidio del territorio come equilibrata utilizzazione delle risorse come ricchezza culturale e uno degli elementi fondamentali delle attività della riserva naturale. I paesi, i borghi, i ponti, mulini, gli eremi, le rocche i casali, i tratturi le carrarecce sono segni del territorio così come gli avvenimenti grandi e piccoli che hanno segnato la vita e la cronaca della genti che vivono nel territorio. Essi sono un patrimonio che, riscoperto, può essere trasformato in una risorsa preziosa per valorizzare l'immagine sociale e culturale dei paesi della riserva naturale.
Boschi e laghi, gole e torrenti: è uno scenario suggestivo quello che
si apre agli occhi dei visitatori quando si lasciano conquistare dalla
bellezza del monte Navegna e Monte Cervia.
Nei boschi regnano
maestosi i faggi circondati da aceri, più in basso castagni e querce
secolari. Il sottobosco è un germogliare di stupende fioriture di
orchidea, violetta, narciso e anemone.
Se la vegetazione costituisce lo scenario fantastico fatto di
chiaroscuri, di ombre, di raggi di sole che si infrangono tra gli
alberi, è la varietà della fauna a definire il valore ambientale di
tutta l'area. Su tutti ecco emergere il lupo e il gatto selvatico,
presenze importanti quanto elusive. Accanto a questi protagonisti
troviamo l'aquila reale, l'astore, lo sparviero e il picchio muraiolo;
tra le pozze d'acqua e vicino ai fontanili si ritrovano la salamandrina
dagli occhiali e l'ululone a ventre giallo.
A questa natura si affiancano i reperti archeologici e gli antichi
insediamenti umani. Un passato che è lì per ricordarci l'antico
rapporto tra l'uomo e la natura. Un rapporto che qui continua a
rivivere in tutta la sua autenticità.