(Varallo, 14 Feb 11) Anche quest'anno l'Amministrazione della Riserva del Sacro Monte e il Liceo Gaudenzio Ferrari di Borgosesia hanno scommesso insieme sul legame tra la formazione dei giovani valsesiani e il Sacro Monte. Così, di nuovo, agli allievi delle quarte classi del liceo scientifico e del liceo sociale (tre classi in tutto, per un totale di una sessantina di studenti), come già era avvenuto l'anno scorso, è stato proposto un concorso letterario per rendere più attuale e vivo il nostro complesso nell'immaginario dei ragazzi che studiano in Valsesia. L'obbiettivo non è un semplice obbiettivo di studio. E' molto più ambizioso. Non si tratta di studiare il Sacro Monte sui libri o sulle guide, o di ricordare il nome di questo o quell'artista, ma di inventarsi una storia nuova e intrigante che lo leghi alla fantasia di un ragazzo di oggi.
Un concorso per invitare i giovani ad utilizzare gli spazi vari e mutevoli del Monte per inscenarvi una storia: un giallo, un racconto romantico, una novella a sfondo religioso. O ancora, perché no, ad immaginarlo come scenario di tappe importanti della storia italiana, come per esempio, la resistenza. In fondo se oggi il Monte è una delle mete più frequentate dai ragazzi che decidono di saltare un giorno di scuola a forte rischio di interrogazione, certamente anche in passato sarà stato per qualcuno un nascondiglio, lontano com'è dal centro cittadino e da sguardi indiscreti. Chissà se ha nascosto degli ebrei. Certamente (è documentato) sopra il nostro complesso si rifugiarono famiglie di sfollati durante la seconda guerra mondiale e sappiamo che furono proprio i loro figli irrequieti a frantumare grazie ad un ben assestato colpo di fionda, il braccio della statua del pescatorello della piazza di ingresso. Come tutti i posti un po'appartati, mascherati anche dalle piante, il Sacro Monte è stato certamente nei secoli luogo di appuntamenti furtivi e anche posto di incontri e riconciliazioni. Di fedi e speranze collettive. Un tempo si veniva in processione dalla Madonna del Sacro Monte in occasione di guerre o carestie. Si veniva a ringraziarla per scampato pericolo, come provano i numerosi ex-voto esposti nello scurolo della basilica. Insomma, il nostro complesso, benché non fosse fisicamente abitato, se non dai frati francescani, era il vero centro della vita valligiana, il centro morale, culturale e ideale. Con il tempo questo legame si è allentato. Ancora pochi decenni fa un piccolo aeroplanino parcheggiato davanti alla porta alessiana era la scusa per mille foto-ricordo e per i giochi dei bambini.
Con questo concorso il liceo e la Riserva regionale, in armonia di intenti con l'amministrazione comunale vorrebbero mettere un piccolo (ma ambizioso) tassello per riportare il Sacro Monte nella vita della comunità valsesiana, partendo dai ragazzi. Così dopo una lezione a scuola, con la collaborazione della Riserva e un giro al Sacro Monte, gli insegnanti del liceo hanno formulato dieci incipit, dieci piccole frasi che danno l'avvio ad altrettante tracce per far volare lontano la fantasia. E i ragazzi hanno scritto i loro racconti brevi: cinquemila battute per dei novelli scrittori.
Alcuni momenti della premiazione del concorso letterario del 2010
Alcuni momenti della premiazione del concorso letterario del 2010 e i tre vincitori
Alcuni momenti della premiazione del concorso letterario del 2010