(Varallo, 02 Nov 11) E' stato il sostegno della Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio e del suo Presidente a consentire in tre anni il restauro completo della cappella del Primo sogno di Giuseppe che verrà inaugurata sabato 12 novembre, alle 15, al Sacro Monte.
Dopo aver finanziato il recupero della cappella del Secondo sogno di Giuseppe, inaugurata nel 2008, quasi per caso la scelta del secondo restauro è caduta sul 'mistero' del Primo sogno di Giuseppe. Una cappella con una storia singolare. Era, infatti, uno dei tre bracci del portico che cingeva in origine la casa della Madonna, cioè l'antica cappella dell'Annunciazione. E fu l'ultimo ad essere trasformato in vano chiuso quando il vescovo Bascapè, a fine '500, si accorse che i pellegrini, giunti al Sacro Monte esausti dopo lunghe camminate, vi si ricoveravano per rifocillarsi, dormire o a "fare bivacchi e mangiamenti". Decise, come noto, di avviare allora la costruzione, giusto al di fuori della cinta muraria che separava lo spazio sacro da quello profano, di un ospizio per pellegrini (l'attuale Albergo Sacro Monte). Ma fece contemporaneamente trasformare il portico nella cappella dedicata al Primo sogno di Giuseppe. Benchè la scena comparisse già nelle illustrazioni della guida del 1611 del Ferrari (fatta stampare per volontà del Bascapè) non era ancora allestita alla fine del 1613, ma dovette esserlo di lì a poco. Le statue, intime e domestiche, mostrano il santo che dorme mentre l'angelo gli appare in sogno a raccontargli della miracolosa gravidanza della Madonna. Maria, intanto, sul fondo della scena, cuce.
Gli affreschi, di primo Seicento, che raffiguravano con dei tendaggi l'arredo interno della casa, dovevano già essere molto rovinati se furono rifatti nel 1927. Non si è potuta recuperare a decorazione originale perchè l'intonaco dipinto venne allora in parte demolito. Abbiamo però ritrovato le tracce della decorazione cinquecentesca della volta (quando il vano fungeva ancora da portico), e in alcuni tratti la decorazione seicentesca dei tempi del Bascapè, La ridipintura novecentesca si è ispirata ai motivi precedenti, pur con qualche modifica. Le statue della Madonna e di san Giuseppe erano state letteralmente "traumatizzate" dal trasporto alla mostra sul "Seicento Lombardo" tenutasi nel 1973 a Milano, a Palazzo Reale. Così il colore, soprattutto del san Giuseppe, ne aveva molto risentito. Dell'angelo e della Madonna si sono recuperate le tinte originali, con non poche sorprese che mostreremo al momento dell'inaugurazione, insieme ad altre novità relative alle capigliature. Sono stati restaurati anche la finestra, la grata (ora apribile) e il pavimento. Tutti i restauri sono opera di Claudio Valazza di Boca. All'esterno si è realizzata un'intercapedine per proteggere le murature dipinte dall'umidità.
Dopo la presentazione dei restauri e l'inaugurazione, che avverrà alle 15 alla presenza dell'avvocato Zanetta, Presidente della Fondazione, il pomeriggio continuerà sul tema della vita della Vergine. Alle 16.45, nella sala convegni della Casina d'Adda, il regista Guido Chiesa presenterà il film "Io sono con te" sulla vita della Madonna. Dopo la proiezione è previsto l'incontro con il regista.
Il complesso di Nazaret visto dall'esterno
L'interno della cappella prima del restauro