(Varallo, 08 Nov 11) Riparte la stagione culturale della Riserva del Sacro Monte. Sabato 12 novembre, alle 15, nella sala convegni della Casina d'Adda si inaugura il restauro della cappella del Primo sogno di Giuseppe alla presenza dell'avvocato Franco Zanetta, Presidente della Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio, sostenitore appassionato del Sacro Monte.
Alle 16 e 45, un'occasione unica per restare in tema con la nostra cappella, sarà l'incontro-sempre a Casina d'Adda - con il regista Guido Chiesa (regista anche de "Il partigiano Johnny") che presenta il film "Io sono con te", incentrato sulla storia di Maria di Nazaret, dal concepimento fino all'adolescenza di Gesù. Definito dalla critica "poetico, radicale", "moderno", "inaspettato, intenso", il film presenta Maria come una giovane donna che decide di affrontare la maternità in maniera anticonvenzionale. Carattere forte, anima piena di sensibilità ed umanità, insegnerà a suo figlio Gesù a guardare il mondo senza idee preconcette. Alla fine della proiezione (102') ci sarà l'occasione di un dialogo con il regista.
Il sabato successivo, 19 novembre, alle 16, nella chiesa della Madonna delle Grazie, per la serie del "Week-end d'arte a Varallo", Salvatore Settis, emerito direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, e da sempre impegnato nella difesa del patrimonio del "bel paese", parlerà, in dialogo con Giovanni Agosti, del suo ultimo libro: Paesaggio, costituzione, cemento. La battaglia per l'ambiente contro il degrado civile (edito da Einaudi). Un tema di grande attualità, soprattutto in tempi di disastri ambientali.
Dunque sabato 12 si inaugura l'ottava cappella interamente restaurata dal 2006 ad oggi dalla Riserva regionale. Quasi il 20% dell'intero complesso. Questa volta tocca al Primo sogno di Giuseppe, del gruppo di Nazaret, uno dei più antichi, restaurata grazie al sostegno della Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio che la segue dal 2009. Il primo finanziamento, di 40.000 euro, è stato destinato al restauro dei dipinti, il secondo, di ulteriori 35.000, alle statue, alla inferriata ed al pavimento, curati tutti dal restauratore Claudio Valazza di Boca.
A Casina d'Adda, dopo i saluti, verrà brevemente illustrato il restauro e la storia della cappella da parte del direttore della Riserva, Elena De Filippis e del dott. Caldera, della Soprintendenza per il Patrimonio Storico e artistico del Piemonte, che sostituisce occasionalmente la collega Giorgia Corso. Seguirà un saluto del Rettore e chiuderà gli interventi il Presidente della Fondazione. Ci si sposterà, poi, verso la cappella, molto vicina, per apprezzare il lavoro dal vivo. E' stata, con l'occasione, predisposta l'illuminazione interna, anche se ancora non definitivamente collegata. In più, secondo gli indirizzi delle due amministrazioni che hanno guidato la Riserva negli ultimi dieci anni, per favorire in casi particolari una miglior visione della scena (ad esempio in occasione di riprese fotografiche), si è modificata la grata in ferro, per consentirne l'apertura. Quindi sabato vedremo la cappella a grata aperta e illuminata.
Il mistero che vi è rappresentato è uno dei più cari alla devozione valsesiana. Era infatti tradizione per le giovani spose tirare una moneta nel cestino ai piedi della Madonna, come auspicio per una prossima gravidanza. E la Madonna, dal volto quasi quattrocentesco, raccolta e in atteggiamento domestico, che cuce mentre il suo sposo riposa, è un'immagine viva nella memoria collettiva. Il restauro conferma l'ipotesi che la nostra Vergine, valsesiana d'oc, stesse ricamando il puncetto. Perciò, al momento dell'inaugurazione, faremo vedere dal vivo l'esecuzione del puncetto a cura delle insegnanti della Scuola di puncetto valsesiano della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Varallo, grazie alla preziosa collaborazione della sua presidente, Ornella Marchi.
Seguirà poi l'incontro con Guido Chiesa e la proiezione del film sulla vita della Madonna, nella Casina d'Adda.
La Madonna prima del restauro
Il volto della Madonna durante il restauro