(Varallo, 15 Nov 11) Sabato 19 settembre, alle 16, Salvatore Settis presenterà, in duetto con Giovanni Agosti, il suo ultimo libro: Paesaggio, Costituzione, cemento. La battaglia per l'ambiente contro il degrado civile, edito da Einaudi.
L'anno scorso, all'inaugurazione del complesso di Betlemme, Settis avrebbe dovuto aprire il convegno con un intervento su Conservare e vivere un paesaggio storico: il Sacro Monte di Varallo, ma venne chiamato all'ultimo minuto, come direttore della Scuola Normale di Pisa, ad un incontro-confronto con il Ministro Maria Stella Gelmini sull'autonomia e i finanziamenti degli atenei, temi legati alla riforma "Gelmini". D'accordo con lui mandammo allora in onda una sua intervista registrata a cura di Marco Carminati del Sole24Ore. Quest'anno il professor Settis ci ha tenuto a presentare a Varallo il suo nuovo libro che tocca un tema di grande attualità, soprattutto in tempi di disastri ambientali. Settis è in prima fila, da parecchi anni, come saggista e collaboratore di diversi giornali, per i suoi appelli accorati per la tutela del patrimonio artistico italiano e del paesaggio intesi come ricchezza collettiva e elementi cardine della nostra identità nazionale. Il suo libro Italia S.p.a.. L'assalto al patrimonio culturale ha vinto il Premio Viareggio nel 2003.
Il nostro paese -scrive Settis- dovrebbe essere il paese più bello del mondo per le sue caratteristiche naturali e culturali ed anche perchè nella nostra Costituzione, all'art. 9, vengono espressamente indicati la tutela del paesaggio e del patrimonio artistico tra i principi fondamentali. Purtroppo, invece, si va affievolendo fra i cittadini la percezione del valore di questa risorsa e di quanto sia irreversibile il suo consumo. Così si assiste alla «progressiva trasformazione delle pianure e delle coste italiane in un'unica immensa periferia». Eppure il paradosso italiano è che accostiamo al più basso tasso di crescita demografica il più alto grado di crescita edificatoria, con una media di più di quaranta nuovi vani per ogni nuovo nato.
Formatosi in Archeologia classica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, Settis ha insegnato alla Scuola Normale dal 1985; dal 1994 al 1999 ha diretto il Getty Center for the History of Art and the Humanities di Los Angeles. È stato poi eletto direttore della Normale di Pisa dal 1999 al 2010. Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, nel 2008 si è espresso sul Sole24ore, sui tagli indiscriminati all'Università promossa dal governo Berlusconi e, criticato dal ministro Sandro Bondi, ha deciso, nel febbraio 2009, di dare le dimissioni.
Sabato scorso si è svolta sotto i migliori auspici l'inaugurazione della cappella del Primo sogno di Giuseppe, restaurata dalla Riserva regionale grazie al sostegno della Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio (era presente il Presidente avv. Franco Zanetta). Il primo finanziamento, di 40.000 euro ha consentito il restauro dei dipinti della cappella, del vano retrostante, il restauro della vetrata e alcune analisi fondamentali per conoscere le cause del degrado. Il secondo, di ulteriori 35.000, è stato destinato in misura pari a circa 14.000 euro al restauro delle statue, quindi al restauro delle parrucche, dell'inferriata ed alla creazione di un'intercapedine perimetrale. L'intervento e stato possibile grazie alla bravura dei tecnici e degli artigiani che hanno lavorato con noi ed alla preziosa collaborazione del personale amministrativo, tecnico ed operaio della Riserva. Alla cerimonia, che ha visto una grande affluenza di pubblico, erano presenti il Questore e il comandante dei Carabinieri di Vercelli, e il Presidente della Comunità Montana Valsesia. Poiché la Madonna raffigurata nella cappella sta ricamando il puncetto, lì accanto erano presenti delle insegnanti della Scuola di puncetto valsesiano della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Varallo a mostrare l'antica tecnica. All'inaugurazione è seguito l'incontro con il regista Guido Chiesa e la proiezione del suo film sulla vita della Madonna "Io sono con te".
Interno della cappella IV, restaurata
Intervento di Padre Temporelli durante la presentazione del restauro alla Casina D’Adda
Foto d’insieme con l’Avv. Zanetta, Padre Temporelli e le puncettaie, dopo l’apertura della grata della cappella IV – foto di Valentino Morello