Complessivamente il Roero comprende per intero il territorio di 23
Comuni (22 in Provincia di Cuneo ed 1 - Cisterna d'Asti - in Provincia
di Asti) più parte dei territorio di Alba e di Bra. Il paesaggio del
Roero riflette una storia complessa che data dai primi popolamenti
preistorici (neolitici), alla presenza dei Liguri, all'Impero Romano
che vi realizzo' una fitta rete di strade, di centri fortificati
(Castelleri) e vi introdusse e diffuse la coltivazione della vite.
Longobardi, Franchi e Saraceni hanno lasciato tracce nella
toponomastica.
Nel 901 il Vescovo d'Asti ricevette in dono
dall'Imperatore le 5 pievi dell'epoca (San Vittore di Canale, San
Pietro di Novelle a Monteu, San Martino di Vezza, San Giovanni di Villa
a Guarene, San Pietro di Piobesi) la cui giurisdizione spirituale si
estendeva a tutto il Roero e l'importante area boscata "Nemus Cellar" o
"Silva popularis" estesa anche oltre la linea delle Rocche da Bra a
Cellarengo. La giurisdizione temporale del Vescovo, che si avvaleva in
loco di castellani, è in seguito intaccata dal Comune di Asti, contro
il quale si forma nel 1199 la singolare Lega dell'Astisio.
I borghi sulla sommità delle Rocche si svilupparono alla fine del 1200
per esigenze di difesa; essi si ingrandirono per l'abbandono degli
edifici e delle parrocchie isolate in un periodo in cui il
frazionamento del potere locale instaura equilibri precari e continui
conflitti. In questo periodo entrano in scena le principali famiglie
nobili e borghesi di Asti (Malabaila, Alfieri, Solaro, Isnardi,
Falletti, ecc.). Il Roero si trova quindi coinvolto nelle lotte tra i
Francesi e gli Spagnoli (1500) durante le quali, il 14 aprile 1544,
veniva combattuta la battaglia di Ceresole vinta dai Francesi del Duca
d'Enghien e preludio della pace di Crepy. Con la restaurazione sabauda
il Duca Emanuele Filiberto di Savoia impone il suo controllo sul Roero
utilizzato poi come base delle operazioni per la successione al Ducato
del Monferrato. Le contese continuarono nel secolo seguente tra i
Francesi, gli Spagnoli ed i Savoia e l'intero territorio subi'
distruzioni e saccheggi. Il 1700 lascia spazio alla fioritura del
Barocco Piemontese che ispira l'architettura di molte chiese ed edifici
anche a scapito di precedenti costruzioni romaniche. Alla fine del 1700
i Francesi impongono la loro dominazione in un'altalena di vicende che
coinvolgono tutto il Piemonte meridionale ed aprono la strada alla
rivincita napoleonica.