Nel Parco naturale delle saline di Sicciole il passato ed il presente rimangono in perenne connubio. L'antico metodo della produzione del sale, che i salinai piranesi si tramandano di generazione in generazione, originario dei campi di sale dell'isola di Pago, rappresenta ancor oggi una consuetudine particolare, anche in ambito mediterraneo.
La tradizionale raccolta del sale, fatta a mano nelle particelle salifere non è solamente una peculiarità del patrimonio culturale dell'odierna Slovenia mediterranea, bensì mantiene le condizioni per la conservazione del più importante patrimonio naturale delle saline di Sicciole che, in base alle fonti scritte, esistono ormai da oltre sette secoli ma, secondo altre fonti, affondano le loro radici in un passato ben più remoto. La grande varietà degli habitat delle saline dipende in buona misura dal regime delle acque nei singoli campi di sale, nei quali si sviluppano canneti, praterie o isole di piante alofite nelle singole vasche, argini ricchi di vegetazione o brulli e paludi salmastre. Oltre all'eccezionale varietà di habitat, le saline di Sicciole offrono anche un esempio unico e sempre più a rischio di paesaggio mediterraneo, patrimonio culturale prezioso e protetto, basato sulla cultura plurisecolare della vita dei salinai.