Coltivato da sempre dagli agricoltori delle colline del Chianti, del Valdarno e del Pratomagno, è un cece di piccole dimensioni, ma di grande sapore, viene seminato in terreni sciolti verso la fine di Marzo. Il cece non ha bisogno di particolari cure, ma è oneroso in termini di fatica e tempo nella fase di raccolta e battitura, tutte rigorosamente manuali. Coltivato in modo tradizionale e marginale per piccoli appezzamenti: quindi soprattutto per produzioni familiari e con rese limitate. Di buccia finissima regge bene una prolungata cottura che avviene dopo una notte di ammollo. E' la base di molte minestre e zuppe, la più nota è la minestra di "ceci e tagliolini".