(09 Set 10) Sono stati appaltati i lavori per i 20 chilometri di percorso naturalistico ciclabile che, collegando Rivolta d'Adda, Comazzo, Merlino, Spino, Zelo Buon Persico e Boffalora d'Adda, costituiranno il cuore di tutti percorsi verdi fra il nord e sud del fiume Adda. Le province di Lodi e Cremona saranno collegate senza interruzioni alle altre piste dell'area bergamasca e del Mantovano, in un'ideale strada verde che andrà dal lago di Lecco fino al grande fiume.
Il progetto della pista presentato dal capofila Parco Adda Sud e finanziato all'interno di un piano di interventi sostenuto dalla Regione Lombardia e cofinanziato dai comuni rivieraschi e dalle province di Lodi e Cremona, prevede il recupero di sentieri di campagna in parte già esistenti che verranno quindi collegati per farne un unico percorso in terra battuta, con un larghezza media di due metri e mezzo, con 4 attraversamenti su rogge e canali: uno a Boffalora, uno a Spino sul canale scolmatore e due fra Merlino, Comazzo e Zelo.
"I ponticelli - spiega l'architetto Marcella Datei dello studio Datei Nani di Bergamo che si è occupato del progetto insieme allo studio Caprara Vanini di Venezia - saranno ad arco ribassato con la riva in laterizio, con una larghezza di 4 metri. Abbiamo cercato di richiamare i temi dell'architettura lombarda anche nei materiali. Il passaggio più importante sarà quello di Spino sul canale scolmatore, con una lunghezza di 15 metri".
Il progetto interprovinciale, di cui la "greenway" del Parco Adda Sud rappresenta la chiave di volta, punta a mettere in comunicazione il Canale Vacchelli, le piste fra Cassano e Lecco, la rete ciclopedonale lodigiana fino al Cremonese, a Pizzighettone, per poi arrivare al Po e da lì nel Mantovano con i percorsi lungo il fiume Oglio.
L'appalto, gestito in collaborazione con il comune di Spino d'Adda, è stato assegnato alla ditta Dueffe di Zelo Buon Persico, con un ribasso del 24,029% e una cifra finale di 346 mila euro più Iva. I lavori partiranno a ottobre e saranno conclusi entro l'anno prossimo.
"Si tratta di uno sforzo importante non solo dal punto di vista economico, ma anche e soprattutto da quello ambientale - spiega Silverio Gori, Presidente del Parco Adda Sud - il sostegno al progetto conferma poi il valore strategico che il territorio del nostro Parco gioca lungo l'asse meridionale lombardo sia come polmone verde che come area da scoprire ed esplorare per il suo grande valore naturalistico; in previsione dell'Expo 2015, e non solo, lo scopo è quello di catturare l'attenzione per sollecitare la grande massa di popolazione milanese e non, a spostarsi nelle nostre zone rivierasche, sempre particolarmente suggestive, per trascorrere giornate in queste oasi di pace che sono a poche pedalate da casa".
"Per noi è un sogno che si realizza - commentano i sindaci - ed è anche un bell'esempio di collaborazione fra Parco, comuni e province nell'interesse generale dei nostri territori e della nostra gente che ha portato a un risultato concreto".