Sebbene se ne produca pochissimo - solamente tre panifici lo sfornano quotidianamente - è tuttavia un prodotto da forno straordinario. I suoi segreti sono il lievito madre, la farina di grano (per il 60%), la crusca (per 40%), i giusti tempi di lievitazione, la leggera acqua di montagna (siamo a circa 700 metri d'altitudine) e la cottura a legna con l'aggiunta dell'ecclesiale segno della croce fatto con la palina da forno al termine dell'infornata.
Il pane di Cerchiara è eccezionale già per le dimensioni: il peso va dai 2 ai 3 chili e mezzo, la forma è rotonda con un rigonfiamento laterale (rasella) ottenuto ripiegando la pasta su se stessa.
Le forme riposano in larghi cassettoni di legno adagiate su un telo per poi essere sagomate e cotte nel forno, portato a circa 300 gradi e alimentato con legna di castagno e faggio. Il risultato è un pane profumato, mai gommoso, fragrante e piacevole anche dopo 10 giorni dalla preparazione.