La Val Grande è l'area selvaggia più vasta d'Italia, ma anche uno straordinario museo all'aperto della passata civiltà alpina, oggi riportata in vita da alcuni nuovi "pionieri del gusto" grazie alle loro produzioni tipiche. Piccoli imprenditori hanno scelto di vivere la loro vita in armonia con la natura e, da essa, traggono il loro sostentamento attraverso la trasformazione appassionata dei prodotti di questa terra. Le loro produzioni, lontanissime da quelle industriali, esprimono passione, tipicità, genuinità, carattere e unicità ma anche un legame alla selvaggia Val Grande attorno a cui svolgono la loro attività. La Val Grande difatti è un'area pressoché abbandonata da oltre 50 anni e le attività produttive si svolgono nelle aree perimetrali o immediatamente al suo interno, mentre l'alpicoltura tradizionale si sta sperimentando anche nelle aree più interne giacché la pastorizia, soprattutto caprina e ovina, è stata a lungo il sostentamento di questa porzione estrema del Piemonte.