Tutto il territorio del Parco presenta attrattive e peculiarità. Tuttavia vi sono alcuni ambienti ed alcuni paesaggi, che per la loro bellezza e per l'importanza dei loro caratteri naturali o della loro storia assumono nell'immaginario collettivo significati particolari. Li abbiamo chiamati "Luoghi del Cuore", perché scoprendoli non ci si può sottrarre a un'emozione intensa, che si percepisce subito dalle parti del cuore.
Percorso un tratto della valle del Vanoi, sempre nel settore occidentale del Parco e raggiunto l'abitato di Caoria, si imbocca il sentiero che porta alla Malga Miesnotta, un edificio rurale un tempo usato per l'alpeggio. Attraverso una completa ristrutturazione è tornato al suo antico splendore e ora è adibito a rifugio. La malga costituisce quindi un ottimo esempio di recupero di manufatti tipici ed acquisisce un significato sia storico che culturale.
Soltanto due sono i ghiacciai delle Pale di San Martino che resistono al tempo: quello della Fradusta e quello del Travignolo. Tuttavia, vivono la stessa sorte di tutti i ghiacciai alpini: il progressivo ritiro, tanto che è in corso un studio e monitoraggio sullo stato e sull'evoluzione di entrambi. Il più grande è quello della Fradusta, lo si ammira percorrendo la traversata dell'Altopiano delle Pale, un percorso per camminatori allenati. La cima, alta 2.939 m è facilmente raggiungibile con una deviazione dal sentiero principale.
LITO, da greco "lithos", significa PIETRA, ROCCIA.
Questa è dunque una collezione di rocce.
Vi è raccolta la maggior parte delle rocce che costituiscono le montagne del Parco.
Tuttavia, in forza della grande diversità di ambienti geologici di questo straordinario territorio, in questa collezione sono presenti le principali rocce del Trentino e anche dell'intero arco alpino.
I "libri" sono stati tagliati e scolpiti a mano a partire da rocce raccolte nel Parco.
La "copertina" anteriore di ciascun libro è stata lucidata; il dorso è levigato; la "copertina" posteriore è invece grezza per mostrare ciascuna roccia nei diversi aspetti in cui può presentarsi.
XILO, dal greco "ksylon", significa LEGNO.
Questa è dunque una collezione di legni di alberi,poiché si è scelto di limitarsi alle specie che, da adulte, hanno portamento arboreo.
Vi sono raccolti quasi tutti gli alberi che vivono nel Trentino, comprese molte specie coltivate.
Così, oltre alle specie spontanee di montagna, come per esempio tutte quelle che vivono nel Parco, in questa collezione sono conservate anche specie più termofile o addirittura mediterranee, che in Trentino prosperano nella zona del Lago di Garda.
I "libri", ciascuno dei quali descrive una specie ed è stato realizzato con il suo legno, sono stati costruiti e scolpiti a mano, con legni che provengono da alberi già tagliati per altre ragioni o da vecchio legname d'opera.
FRUTICO, dal latino "frutex", significa ARBUSTO, CESPUGLIO.
Questa è dunque una collezione di arbusti. È riferita al territorio del Parco, e dunque in essa si raccolgono specie legnose che, da adulte, hanno portamento arbustivo e che vivono nel Parco.
Per un buon numero di specie non è semplice dire se sono alberi o "frutici", vuoi perché sulle Alpi presentano quest'ultima forma mentre in zone più favorevoli sono veri e propri alberi, vuoi perché la specie stessa presenta alcuni individui molto alti, altri molto più "cespugliosi".
I campioni vegetali sono stati raccolti senza danneggiare il resto della pianta, e perciò sono solo apici di rametti senza altri organi vitali quali fusti e radici.