Nei secoli passati la castagna è stata l'alimento fondamentale per garantire la sussistenza delle popolazioni dell'Appennino fino al secondo dopoguerra, periodo in cui è iniziato un declino legato alla sostituzione della farina di castagne con quella di grano e di mais. Inevitabilmente questo passaggio ha comportato la perdita di importanza della coltivazione delle specie più adatte per la produzione della farina, oltre all'abbandono dei mulini e degli essiccatoi in pietra, i cosiddetti metati.
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