(Villasimius, 25 Lug 15) Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione e l'Area Marina Protetta "Capo Carbonara", in collaborazione con l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) proseguono la loro collaborazione per il monitoraggio dei cetacei e della tartaruga marina. Nelle prossime settimane verrà ripreso lo studio, attivo dal 2013, sui cetacei lungo la tratta Cagliari - Palermo, utilizzando le navi della compagnia di trasporto marittimo come piattaforma di osservazione. Per il terzo anno consecutivo Tirrenia è orgogliosa di dare il suo contributo a questo importante progetto, ospitando i ricercatori a bordo delle proprie navi. Sono ancora tante, infatti, le informazioni da recuperare sulle specie di balene e delfini e di altra fauna marina che transitano in queste acque, attraverso monitoraggi e studi approfonditi.
Come nelle precedenti occasioni, i ricercatori saranno ospitati sul ponte comando delle navi per compiere le loro osservazioni. Durante il lavoro verranno registrati tutti i dati sulle condizioni meteo marine e i dettagli relativi agli avvistamenti di balene e delfini che transitano nell'area. Oltre ai cetacei, verranno inoltre catalogati i dati sulle tartarughe marine, la cui presenza in quelle acque ormai è una certezza.
La novità di quest'anno riguarderà la registrazione dei dati sul possibile impatto che alcune attività antropiche potrebbero avere sulla fauna marina: verranno, annotate le informazioni riguardanti il traffico marittimo e i rifiuti galleggianti visibili dai ponti della nave. In questo modo sarà possibile individuare le aree sensibili per la fauna marina e le potenziali fonti di rischio.Nel corso della precedente osservazione, gli studiosi hanno raccolto numerosi dati nelle undici traversate effettuate, realizzando quasi 70 ore di monitoraggio in condizioni meteo favorevoli, su un totale di 2708 km percorsi. Sono stati fatti 46 avvistamenti di cetacei e 124 di altre specie di macro fauna marina. La metà degli avvistamenti di cetacei hanno riguardato la stenella, seguita dal delfino costiero e dal capodoglio.
Anche quest'anno, alla fine del monitoraggio, verranno divulgati i dati degli studi dei ricercatori, esperti in prima linea per reperire sempre più informazioni sul mondo della fauna marina e per capire meglio i pericoli a cui è sottoposto a causa delle attività umane.