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Unità Cinofile Antiveleno (UCA) in azione nei parchi Meisino e della Colletta a Torino, nel Parco naturale del Po piemontese, per la ricerca di bocconi avvelenati

(11 Dic 24) Nella mattinata di mercoledì 11 dicembre, cani e operatori delle Aree Protette della Regione Piemonte, dei Carabinieri Forestali e della Regione Liguria, a seguito di una segnalazione, hanno eseguito un'attività ispettiva e di esercitazione.

L'operazione ha visto in prima linea anche il guardiaparco delle Aree protette del Po piemontese, Carlo Geymonat, in qualità di conduttore di un cane antiveleno, la cagnolina Myrtille, un competente "naso" impegnato nel contrasto del bracconaggio e nella ricerca di esche e bocconi avvelenati.


Le Unità Cinofile Antiveleno (UCA) si sono formate nell'ambito del progetto LIFE WolfAlps EU, concluso lo scorso settembre, e sono tuttora in azione per combattere questo reato. Oltre che per gli animali selvatici, la pratica illegale di disseminazione di bocconi avvelenati si rivela molto pericolosa anche per i cittadini e per i loro animali domestici.  Le esche, inoltre, possono contaminare corsi d'acqua e terreni provocando danni incalcolabili agli ecosistemi anche nel tempo. 


Nell'ambito del progetto LIFE WolfAlps EU sono state istituite 9 UCA tra Italia e Austria - di cui 7 già attive sul campo e 2 saranno pienamente operative nel 2025 - che si sono affiancate alle 4 formate nel precedente LIFE WolfAlps. Le unità sono uno strumento fondamentale per contrastare l'avvelenamento e sono composte da un conduttore e da un cane antiveleno specializzato nell'individuare quantità anche minime di sostanze tossiche sparse sul terreno.
In Italia, le UCA sono costituite da militari dell'Arma dei Carabinieri, personale degli enti di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime, delle Alpi Cozie e del Po Piemontese, della Polizia provinciale di Brescia, del Nucleo Vigilanza Faunistica e Ambientale della Regione Liguria, un formatore professionista/conduttore e da cani antiveleno di razze selezionate.

Lungo l'arco Alpino e l'appennino Ligure-Piemontese, le Unità Cinofile Antiveleno hanno effettuato 740 uscite a scopo preventivo e 384 in urgenza a seguito di una segnalazione di carcasse o esche sospette (110 ispezioni con esito positivo), oltre a molteplici attività di sensibilizzazione.

L'attività svolta l'11 dicembre fortunatamente non ha confermato le segnalazioni. 

In caso di sospetto di presenza di bocconi avvelenati è bene avvertire le autorità competenti di zona (Comando Carabinieri Forestali, Polizia Provinciale, Nucleo di Vigilanza Regionale, Sindaco, Servizio Veterinario locale). La raccomandazione è di non toccare nulla e di non inquinare la scena del crimine, non fumare e calpestare l'area il meno possibile.

Nell'immagine di Elena Testore: Myrtille nel Parco del Po a Torino, l'11/12/2024
Nell'immagine di Elena Testore: Myrtille nel Parco del Po a Torino, l'11/12/2024
Il guardiaparco Carlo Geymonat, durante l'intervista della RAI (Foto di Simona Zaghi)
Il guardiaparco Carlo Geymonat, durante l'intervista della RAI (Foto di Simona Zaghi)
Carlo Geymonat e Myrtille in azione, nel Parco del Po, a Torino (Foto di)
Carlo Geymonat e Myrtille in azione, nel Parco del Po, a Torino (Foto di)
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