Questo liquore può essere denominato indifferentemente "alpestre" o "arquebuse", con l'unica differenza che la prima parola è usata solo in ambito piemontese, mentre la seconda è usata sia in Piemonte, sia in Francia.
L'origine del prodotto è indubbiamente francese, più precisamente dell'area Lionese-Rhone Alpes, e risale almeno alla fine del '700. Probabilmente il prodotto è nato in ambito monastico. Sul significato del termine "arquebuse" esiste più di una spiegazione: forse veniva usato per curare le ferite di archibugio, oppure, bevuto puro dava la sensazione di ricevere una freccia di archibugio nello stomaco (cosa comprensibile, data la gradazione alcolica e la completa assenza di zucchero nel prodotto).