Definizione
Il miele, secondo la norma internazionale emanata dalla Commissione del Codex Alimentarius F.A.O/O.M.S., nel 1998, è "il prodotto alimentare che le api domestiche producono dal nettare dei fiori o dalle secrezioni provenienti da parti vive di piante o che si trovano sulle stesse, che esse bottinano, trasformano e combinano con sostanze specifiche proprie e lasciano maturare nei favi dell'alveare".
Il miele è una soluzione zuccherina molto dolce, prodotta dalle api per nutrire le proprie larve e per avere una riserva di cibo durante la stagione invernale. Le api operaie prima prelevano il nettare dei fiori, poi lo trasformano in miele mediante una apposita sacca che si trova nel loro apparato digerente. Il miele prodotto dentro il corpo dell'ape viene poi conservato in favi all'interno dell'alveare. Il miele d'api è composto di fruttosio, glucosio, acqua, enzimi e oli essenziali. Il miele è un alimento molto nutriente (100 grammi forniscono 330 calorie). Mentre il glucosio fornisce energia immediata, il fruttosio viene immagazzinato nell'organismo andando a costituire una riserva energetica. Il colore ed il gusto dipendono sia dalla fonte da cui è stato estratto il nettare, sia dall'invecchiamento del miele. La cristallizzazione è un processo naturale che dipende dalla composizione e dalla temperatura. Prima di essere messo in commercio, il miele viene riscaldato a 66°C, per sciogliere eventuali cristalli, quindi versato in contenitori sigillati per limitare il più possibile la cristallizzazione.