Chi proviene da Crescentino o da Chivasso e giunge a Verolengo percorrendo la ex S.S. 31 bis del Monferrato, nota già in lontananza l'inconfondibile cupola del Santuario della Madonnina, detto anche Santuario del Veuchio.
L'interno della chiesa, luminossissimo, presenta una grande cupola istoriata da rosoni dipinti su soffitto cassettonato che, con sapiente gioco di trompe l'oeil, rendono efficacemente l'effetto della tridimensionalità. Le quattro grandi statue che rappresentano, rispettivamente, in senso orario, Mosè, S. Giuseppe, S. Anna e S. Giovanni Battista, sono opera degli Augero, famiglia di artisti originaria di Verolengo, ma conosciuta ed attiva in tutto il Piemonte nell'Ottocento. Sono opera di Amedeo Augero i grandi affreschi che ornano la chiesa, situati a destra e a sinistra dell'entrata e che raffigurano, rispettivamente, l'Assunzione di Maria e la Presentazione di Maria al tempio, entrambi databili intorno al 1850. I sei riquadri immediatamente sotto il cornicione della cupola maggiore, che rappresentano momenti della vita della Madonna, furono dipinti invece dal pittore Mentasti. Sono inoltre augeriani sia l'affresco che orna il cupolino del sancta sanctorum, con l'Incoronazione di Maria, sia le immagini dei quattro profeti maggiori situate sui peducci.