Il Parco è impegnato nell'opera di difesa della zootecnia alpina e nella valorizzazione dei prodotti tipici. Al Pian dul Sricc in Veglia e sull'alpe Buscagna in Devero ha ristrutturato le stalle, nel pieno rispetto della tipologia locale, con annesso laboratorio per la lavorazione casearia. Un analogo intervento è programmato all'alpe La Satta in Devero. Nell'ambito del progetto Life Natura "Alpe Veglia e Alpe Devero: azioni di conservazione di ambienti prativi montani e di torbiere" (2003 - 2005) sono stati realizzati interventi di recupero dei pascoli e di tutela dei prati da sfalcio (estirpamento di arbusti, pascolamento sperimentale con cavalli aveglinesi, punti di abbeverata, recinzioni, ecc.).
Ancora oggi, sebbene in misura inferiore del passato, Veglia e Devero sono soprattutto alpeggi dove continua una tradizione produttiva millenaria. Il formaggio prodotto è un tipico formaggio di montagna
ottenuto con latte bovino, semigrasso o grasso, a pasta dura, semicotto. Le forme ottenute, dopo una stagionatura minima di 60 giorni, hanno forma cilindrica a scalzo basso e diritto. Sugli alpeggi alti, nel "Grande Est" di Devero, a Sangiatto e Forno viene prodotto il Bettelmatt, un formaggio grasso ottenuto lavorando il latte intero, il cui profumo deriva dalle erbe d'alta montagna (in particolare una di esse, l'erba mottolina, conferisce un sapore unico). Dopo mille anni di utilizzo esclusivo di Veglia e Devero come alpeggi estivi, agli inizi del terzo Millennio queste praterie tra alte montagne assumono valenze nuove. Gli antichi alpeggi diventano un grande scenario dove gli uomini possono camminare, studiare, imparare.